Fashion for kids and mums THINGS I THINK

Ode all’estate in Birkenstock

estate in Birkenstock
Written by Lara Rigo

No, non mi hanno pagata per scrivere questo articolo, ve lo dico subito. Lo scrivo di pancia, perchè sono certa di non essere l’unica in questo Universo ad avere un grosso, grande, enorme problema quando arriva l’estate: il sudore ai piedi. Che begli argomenti profondi e pregni di significato che scrivi, direte voi. Eh, lo so, ma, credetemi, per me è un supplizio che mi porto da circa trent’anni per cui attualmente lo ritengo un problema serissimo su cui dibattere.

Sì, io passo l’estate in ciabatte, e non ciabatte qualsiasi, di quelle carine con glitter in ogni dove, fiocchettini di plastica e minipony colorati, no signore mie, non me lo posso permettere. Non me lo sono mai potuta permettere. Avete presente quelle ciabatte di plastica bellissime colorate della Nike o dell’Adidas? Le ho sempre potute guardare solo col binocolo. Le Havaianas? Un lontano miraggio. Io sto in ciabatte, con quelle ciabatte marroni il cui nome sembra la parolaccia tedesca che si dice quando pigli col mignolo l’angolo del comodino alla mattina: le Birkenstock. E qui so già che le fesssssion victim urleranno allo scandalo e al suicidio di massa; state calme signore, chè se anche voi aveste dei piedi come i miei ci fareste anche l’autunno, l’inverno e la primavera con quelle. Io trovo che siano molto casual e abbinabili a un sacco di otufit estivi interessanti, non sono certo una maestra del look ma ormai sono di uso comune, soprattutto se colorate e con una fibbia sola (quella doppia, ecco, #ancheNO).

I piedi sudati me le impongono, non ne posso fare a meno. Sono le uniche ciabatte in grado di assorbire la quantità di acqua che esce dalle mie estremità inferiori senza fare l’effetto dell’acqua planning: avete presente in macchina quando piove? Ecco, per me è uguale ma camminando, e non è una bella sensazione, affatto. Oltre ad essere davvero comode e una manna per la schiena e per chi, come la sottoscritta, sta sempre seduta al lavoro. L’unico inconveniente è che quando le uso le prime volte nei primi giorni di caldo mi lasciano il piede deliziosamente marrone, sì, proprio così. Nulla serve alcool, prodotti aggressivi o bicarbonato, l’effetto barbona persiste ma devo solo aspettare che i miei piedi si facciano la “pelle” e si abituino alla suola tedesca, poi passa. Tutto il resto è goduria.

Volete mettere la bellezza di poter camminare senza sembrare un piccione col cagotto? Senza scivolare ogni 3×2 col rischio di storcermi la caviglia? Senza fare quel rumorino alquanto imbarazzante e un pochino fraintendibile di acqua schiacciata “plif plaf”? Certo, ho le mie restrizioni, per cominciare dai tacchi che tanto amo, e concludendo con l’impossibilità di entrare in un negozio di scarpe da giugno a settembre. E se ancora pensate che facciano ribrezzo, vi suggerisco di guardare su Pinterest: vi si aprirà un mondo. Un mondo fatto di ciabatte marroni poco stilose dal nome impronunciabile, e prima di voltare lo sguardo quando ne vedete qualcuna per strada pensate a me e pensate che dietro a ogni ragazza con le Birkenstock spesso si nasconde un grande dramma fatto di lacrime e sudore, anzi, soprattutto sudore.

Se anche voi siete del partito Birkenstock every summer fatemelo sapere, mi sentirò meno scema a scriverne 😀


2 Comments

Leave a Comment

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: