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Ci vorrebbe un Amyko…

amyko
Written by Lara Rigo

Ho partecipato a una serata sui trend dei prossimi anni in fatto di innovazione. Una serata illuminante e a tratti inquietante: grazie alle tecnologie sempre più avanzati alla portata di tutti e alle idee dei “dreamers” oggi possiamo immaginarci qualcosa e vederla realizzata domani. Ci hanno prospettato cose che voi umani ma soprattutto sono progetti che entrano tantissimo nella vita quotidiana, se non personale.

Uno dei trend sull’onda del momento è la tecnologia wearable: vi consiglio di tenere a mente questa parola perchè ne sentirete parlare sempre di più, anche negli ambiti più disparati. Uno di questi è il settore family care (e sennò perchè ve ne parlavo proprio qui???!) in cui la sicurezza è la parola chiave principale a cui ruota attorno tutto: vogliamo che i nostri figli siano sicuri, da piccoli come da grandi, vogliamo essere certi che possano avere tutti gli strumenti per chiedere aiuto, per passare informazioni mediche preziose. A cosa serve la tecnologia se non per renderci più tranquilli con le persone che amiamo di più?

IL PROGETTO “AMYKO” 

Ci vorrebbe un “Amyko” recita il titolo di questo post e ora vi spiego perchè e a cosa serve. Immaginate un braccialetto discreto, personalizzabile, a cui poter accedere, tramite smartphone, alle info memorizzate in cloud in modo rapido e sicuro, decidendo quali dati rendere pubblici e quali visibili solo a persone designate dall’utente stesso. In caso di necessità, tali info possono essere visualizzate in tempo reale avvicinando uno smartphone al braccialetto. Questo è quanto immaginato dai due dreamers italiani Filippo Scorza, ingegnere biomedico e industrial designer, e Riccardo Zanini, imprenditore seriale appassionato di progetti in grado di migliorare la qualità della vita, che insieme hanno fondato WECARE s.r.l. una startup nata a bordo di “startup bus” edizione 2013, competizione europea che vede in gara i principali Paesi europei per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali ad alto contenuto tecnologico.

APPLICAZIONI

Mi sono immaginata alcune situazioni in cui sarebbe utile e tempestivo l’uso di questo braccialetto.amyko

  1. Siete via per lavoro o altro, lasciate la baby sitter o i nonni con il vostro bambino e c’è bisogno di avere informazioni immediate su medicinali, cosa può o non può mangiare, cure in corso, abitudini. Solitamente lasciate scritto e i post-it sono i vostri migliori amici ma in caso di bisogno occorre avere TEMPO per cercarli, leggerli, decifrarli, e nella maggioranza dei casi serve una chiamata di conferma ai genitori (i quali non sempre sono reperibili o con campo). Ci vorrebbe un Amyko…
  2. Vostro figlio è a scuola, soffre di allergie alimentari e c’è una festa in corso: l’insegnante dovrebbe andare in segreteria a richiedere il fascicolo con l’elenco dei cibi pericolosi, la dieta, il regime da seguire, perdendo TEMPO e finendo col chiamare i genitori.  Ci vorrebbe un Amyko…
  3. Andate in vacanza, succede una situazione di emergenza e dovete passare i vostri dati medici nell’immediato. Ovviamente questo non si riesce a fare e si perde del TEMPO prezioso. Ci vorrebbe un Amyko…

COME FUNZIONA

amykoIl software di storage remoto viene sviluppato per sistemi operativi android, windows, blackberry: consente all’utente di memorizzare all’interno di un database in cloud le informazioni relative alla propria condizione sanitaria (anagrafica, fotografia, gruppo sanguigno, allergie, intolleranze, patologie mediche, dieta, condizione di salute, medico curante, contatti di emergenza etc…). Tale applicativo può essere gestito via pc o dispositivo mobile quali smartphone e tablet permettendo all’utente di aggiornare, modificare o eliminare le informazioni inerenti al proprio profilo in ogni momento. Ogni tipo iterazione con il database può essere effettuata direttamente via mobile oppure, per utenti privi di smartphone con lettore nfc (prodotti Apple) la creazione dell’account e l’inserimento delle informazioni può avvenire tramite desktop.

Il database comprenderà inoltre ulteriori aree specifiche attivabili dall’utente a seconda del proprio stile di vita e attività proprie: tali aree comprendono il settore sportivo (sport praticato, associazioni, gruppi, informazioni aggiuntive, etc), lavorativo (professione, mansione, contatti, informazioni aggiuntive etc), turistico (vaccinazioni, mappe, viaggi, informazioni aggiuntive) e scolastico (scuola / università, contatti e recapiti, informazioni aggiuntive, etc). Mediante l’interfaccia utente (sia web app che app mobile) si possono impostare i numeri di delle persone che potranno visualizzare le informazioni memorizzate in cloud al fine di garantire e poter gestire la propria privacy.

Esistono due categorie di dati:

  • pubblici (visibili da chiunque possieda smartphone con lettore NFC, senza alcuna app installata): anagrafica, numeri di emergenza, e un testo libero in cui l’utente può scrivere ciò che ritiene più opportuno per la propria sicurezza.
  • privati (dati sensibili che devono sottostare alla legge sul trattamento privacy): intolleranze, medical report, allergie etc… questi dati possono essere visibili solo alle persone fidate che decidi di abilitare (per esempio la maestra di tuo figlio).

Il braccialetto contenente il tag NFC è stato studiato per soddisfare l’esigenza di vestibilità sia per il target children che per il target adult / older. Il dispositivo indossabile risulta composto di un modulo centrale, all’interno del quale viene “annegato” il tag NFC in fase di stampaggio e di una serie di ulteriori moduli componibili che consentono all’utente di costruire il proprio braccialetto adattandone la misura e customizzandolo in diversi colori, materiali e texture (il mio è nero e mi piace un sacco!).

Vi sono anche tre funzioni opzionali molto interessanti che vi segnalo “direct call”, “self help” e “medical remainder”:

  • Anche se ci si trova in una zona senza rete o connessione dati, oppure il soccorritore non ha uno smartphone con NFC, il servizio DIRECT CALL permette, chiamando il numero verde impresso sul braccialetto e digitando il codice ID inciso, di essere collegati telefonicamente al numero di telefono inserito nel database, ad esempio quello di un familiare o del proprio medico. che ricorda all’utente la somministrazione di un farmaco o un controllo medico; e contemporaneamente invia una notifica ad un parente.
  • il MEDICAL REMINDER ricorda all’utente la somministrazione di un farmaco o un controllo medico; e contemporaneamente invia una notifica ad un parente.
  • il SELF HELP: nel caso in cui non vi siano soccorritori nelle vicinanze, puoi avvicinare il tuo smartphone al tuo braccialetto: un familiare verrà avvistato dell’emergenza via sms e gli verrà inviata la tua posizione.

ASPETTI LEGALI E PRIVACY

I dati sensibili soggetti alla tutela di privacy possono essere visualizzati mediante avvicinamento dello smartphone al braccialetto: il tag NFC comunica al telefono un URL che, una volta aperto dal browser in https, richiede il codice univoco stampato nella parte posteriore del braccialetto. Inserendo tale codice di verifica, il soccorritore può visualizzare anagrafica, fotografia, contatti dei parenti (e mettersi in contatto con essi semplicemente toccando il numero visualizzato – tap to call); le informazioni mediche “private” inerenti a patologie mediche, intolleranze alimentari, allergie, prescrizioni farmacologiche, cure terapeutiche in corso, dati del medico curante ed altri campi di utilità specifici potranno essere visualizzati solo dagli utenti precedentemente abilitati dall’utente.

Che dire, essendo una geek girl inside sono andata in delirio per questo dispositivo e lo sto provando da un po’, complice anche il periodo estivo e le gite fuori porta: non nego che mi sento un po’ più sicura. Amyko è un device innovativo in fase di prototipo, vi segnalo che è appena partita la campagna di crowdfunding sulla piattaforma Indiegogo che puoi aiutare a diffondere, e che aiuterà a finalizzare il prodotto per il vero e proprio lancio sul mercato.

Vuoi diventare anche tu un Early adopter di Amyko come me? Clicca qui

Questo post nasce da una vera conversazione e collaborazione con Amyko su own your conversation

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