Piccoli viaggi

#wondermamas: i nostri due luoghi del cuore in Trentino

lago di tenno
Written by Lara Rigo

IMG_5962All’inizio non mi sembrava affatto una buona idea. Amy aveva poco più di un anno, gattonava ancora, non aveva controllo, se ne scappava ovunque in un batter d’occhio; fare la vacanza continuamente al suo inseguimento mi appariva come tutto il contrario di un weekend rilassante. Ci vollero le infinite rassicurazioni di mio marito, il tempo favorevole la presenza anche di altri bimbi insieme a noi a farmi decidere di partire nella seconda estate di mia figlia.

Andammo in Trentino, una meta che ho sempre amato tanto in quanto vicina a Verona e ricca di suggestioni a ogni stagione in cui si visita. Il viaggio in auto era il primo dei miei principali turbamenti: all’epoca Amy era diventata irrequieta in macchina, fino all’anno circa si addormentava spesso e non avevo mai avuto problemi, ma nel periodo tra il primo e il secondo anno mi ha fatto passare le pene dell’inferno. Sì, non esagero: nonostante fosse uno sgorbietto piccolino, riusciva a togliersi le cinture appena gliele legavo e lo continuava a fare anche mentre guidavo. Ricordo che avevo chiesto aiuto e supporto su twitter alle altre mamme perchè il pensiero di andare via con lei che si toglieva tutto e si metteva in pericolo mi paralizzava.

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Il colore delle acque del lago di Tenno in estate è un qualcosa che neppure le foto riescono a descrivere con certezza: cinquanta e più sfumature di azzurro, verde e blu che si intersecano, corrono, confondono in una valle che sembra sbucare dal nulla appena girato l’angolo. Un luogo speciale, che ci ha fatto assaporare avidamente un weekend di vacanza ristoratore di cui necessitavamo davvero tanto. Le sue sponde non erano adatte a bimbi tanto piccoli in quanto piuttosto rocciose, ma il trucco fu di tenerli molto distanti dalla riva, all’ombra dei pini e della vegetazione rigogliosa. Quel luogo mi ha fatto pensare alle estati di quando ero piccola, fatte di cose semplici, senza troppa tecnologia, dove una gara di tuffi diventava il divertimento più bello e appagante che ci poteva essere. Risate, calore, famiglia, contatto, libertà.

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La giornata trascorse molto veloce, e al volgere del tramonto ci recammo presso l’unico hotel aperto di un piccolo paesino nei dintorni. Il fatto che non ci fosse nessuno in giro e fosse pieno luglio mi dava un senso di piacevole abbandono che durante il resto dell’anno non si riesce mai nemmeno a raggiungere.

Il giorno dopo la nostra permanenza prevedeva un giro in auto e a piedi nella Val di Genova: è una valle laterale della Val Rendena interamente compresa nel Parco naturale provinciale dell’Adamello-Brenta, la più estesa area protetta della provincia di Trento. È nota anche con il nome di “valle delle cascate” e scoprimmo preso il motivo: con i nostri saldi passeggini iniziammo a percorrere il sentiero delle Cascate, che risalendo il Sarca di Genova, passa accanto alle principali cascate formate dai numerosi torrenti che scendono dai ghiacciai dell’Adamello e della Presanella e che confluiscono nel fiume Sarca. La più famosa è la cascata di Nardis, tra le più alte del Trentino, poi ci sono le cascate del Lares, di Folgorida, di Casöl, di Pedrùc, di Stablèi, di Pont delle Cambiali e di Mandron: dai nomi, più che in Trentino sembrava di essere nella Terra di Mezzo!

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Durante la lunga camminata di discesa nella Valle ci siamo imbattuti in scenari ed elementi molto diversi: torrenti impetuosi, massi giganteschi, praterie, boschi umidi, ponti, chiesette, rifugi; un itinerario che ci permise di assaporare ogni metro quadrato di ciò che la natura aveva da mostrarci. Per i bambini della brigata era la prima volta fuori dal loro ambiente quotidiano e lo accolsero come solo i piccoli sanno fare: a braccia aperte, senza pensieri. Sembrerà banale ma per me questi sono i primi luoghi del cuore da quando siamo una famiglia: ne abbiamo vissuti e visitati altri, ma il lago di Tenno e la Val di Genova restano al primo posto per la pace e la tranquillità che hanno saputo infonderci, senza che noi glielo chiedessimo.

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Con questo post partecipo all’iniziativa delle Wonder Mamas con la community di Quimamme.it che ha l’obiettivo di scoprire i posti del cuore delle famiglie. Se volete raccontarlo anche voi basta andare a questo link. Attendo di sapere i vostri posti del cuore!


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