Qualche settimana fa vi avevo anticipato qui che avrei partecipato insieme ad altre mamme blogger ad una delle tappe del tour #inviaggioconchicco con la super Tata Francesca Valla per portare le vostre domande e richieste sull’argomento spinoso dei tablet per bambini. Come ci si deve comportare nel far utilizzare i tablet ai bambini? Quali sono le raccomandazioni? Cosa è meglio evitare?
I bambini di oggi nascono circondati dalle nuove tecnologie e fin da piccolissimi sono istintivamente predisposti al loro utilizzo. La familiarità con schermi interattivi di smartphone e tablet influisce certamente sul loro metodo di apprendimento, di comunicazione e sull’approccio con il mondo circostante. Difficile, quindi, tener lontano i bimbi dai diversi device, anche perché l’emulazione dell’adulto è sempre fonte di grande attrazione per questo è fondamentale accompagnarli nella conoscenza di queste tecnologie e proteggerli da possibili insidie che le interazioni con questi sistemi possono nascondere.
Già in questo post erano uscite parecchie riflessioni e digressioni sul tema e Tata Francesca è stata maestra nel ribadire che la scelta migliore è sempre dettata dal buon senso e da quello che ci dice il nostro cuore: tecnologia sì ma dosata e regolamentata, sempre. Ecco i vari spunti che la Tata Francesca ha dato ai genitori:
- A tavola MAI tablet e/o smartphone: è il momento in cui la famiglia si riunisce, è il momento del convivio, per cui bando aggeggi elettronici e benvenga il face to face; siamo tutti seduti, per cui siamo tutti alla stessa altezza, in questo modo i bambini sono molto più recepivi all’ascolto. Se usate gli aggeggi sopra citati per far mangiare il bambino mentre guarda (idem con la tv), come potrà poi trovare gusto e piacere per quello che mangia?
- L’esempio è molto importante: se vedono un adulto preso costantemente dal tablet lo vorrà sperimentare anche lui. “Il bambino non ascolta quello che stiamo dicendo ma quello che stiamo facendo”.
- La tecnologia è utile nello spazio del gioco, in senso ampio, per un arricchimento ulteriore dello stesso: attraverso di essa si possono imparare nuove lingue, nuovi suoni, l’importante è poi rapportare il tutto a una realtà concreta e palpabile (ad es. vanno bene le app con cui si può colorare con le dita ma poi è bene farli colorare con matite e pastelli per non perdere il senso della realtà delle cose).
- Uno degli errori più grandi che si fanno è NON spiegare la tecnologia ai nostri figli, dando per scontato che essendo nativi digitali sappiano e imparino subito tutto. Non è così, va spiegata e va fatta comprendere nella maniera corretta.
- Quando facciamo giocare i nostri figli (con o senza tablet) dobbiamo essere presenti anche noi, non solo per la sicurezza ma anche per trovare uno spazio d’intesa: col gioco si impara la relazione, “abbassarsi” al loro livello gli si da la possibilità di raccontare le loro emozioni.
Secondo Tata Francesca è meglio dare ai bambini un device studiato apposta per loro, ecco perché:
- Perché ha il timer su cui si può inserire la durata e l’autospegnimento, cosa molto importante perché altrimenti il bambino perde il senso del tempo (e in ogni caso è meglio frammentarne l’uso durante la giornata piuttosto che le ore intere).
- Perché diventa un loro oggetto e quindi si abituano ad averne maggior cura.
- Perché nei tablet normali a volte, in alcune applicazioni free, possono apparire dei pop-up pubblicitari con scene non adatte a bambini (vigilare e attenzione alle app gratuite!); in quelli per i bambini, invece, le app sono studiate e selezionate per garantire la sicurezza dei contenuti.
E se vi piace Happy Tab di Chicco (dato che Christmas is coming…)
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— Tata Francesca Valla (@TataFrancescaV) 7 Novembre 2014