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[#wilpollo] Pollo in tavola: quanto, quando e come servirlo ai bambini

Written by Lara Rigo

Questo blog non parla mai di cibo, di ricette e di stuzzicherie. E perché mai, direte voi? Semplice: non so cucinare, non mi piace farlo e preferisco dedicarmi ad altro. Sì, lo so, sono una pessima madre-donna-moglie e finirò dritta all’inferno delle massaie che scongelano&scaldano per nutrire la loro famiglia. MA, c’è sempre un punto di svolta, o meglio, nella vita può capitare di incontrare uno chef come Simone Rugiati e pensare che tutto sommato la cucina non è un luogo così orribile 😉

Dell’incontro #wilpollo vi racconterò meglio in uno dei prossimi post, ma oggi volevo lasciarvi qualche informazione utile per chi ama la carne di pollo (io in primis!) e si è trovato su questo blog che non parla di food. A rispondere è il nutrizionista Andrea Ghiselli – medico internista, esperto di nutrizione e dirigente di ricerca del CRA-NUT, Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione CRA (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) – che ha avuto la pazienza di ascoltare e rispondere alle domande delle agguerritissime mamme blogger.

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Quali sono le giuste quantità di carne da consumare a settimana? Esiste una “dose giusta”?

Il primo aspetto da chiarire è che nessuno può fissare una quota da non superare – spiega Ghiselli – il quantitativo di carne da consumare a settimana si deve fare sulla base di un compromesso con gli altri alimenti. La carne non deve togliere lo spazio ai legumi, ad esempio, né ai vegetali, alle uova, al pesce, ecc. Per questo un buon compromesso è quello di consumare 4-5 porzioni di carni fresche a settimana (più bianca che rossa). Gli altri secondi settimanali saranno 1-2 porzioni di salumi, 2-3 di pesce, 2-3 di legumi, 2-4 uova e 2-3 formaggio. La quantità giusta per i bambini dipende dall’età e dalla corporatura: può essere la metà della porzione di un adulto, ma anche la stessa. Non fa differenza proporla a pranzo o a cena, l’importante è variare: se a pranzo si è consumata carne, a cena meglio un’alternativa tra pesce, uova, legumi o formaggio.

Quali sono i corretti abbinamenti con il pollo?

In linea di principio, è buona norma non associare la carne ad altre fonti proteiche, ma non si tratta di un dogma – continua il nutrizionista – occorre tener conto che se serviamo al bambino una porzione di pollo, ad esempio, abbiamo già proposto un secondo piatto e non ne va aggiunto un altro, per cui non abbineremo delle lenticchie o del formaggio. Questo non vuol dire non poter proporre, anche ai bambini, ottimi piatti della nostra tradizione come tonno e fagioli, baccalà e ceci o pollo e piselli che prevedono una miscela di fonti proteiche diverse, ma prestiamo attenzione alle porzioni e, preparando queste ricette, utilizziamo mezze porzioni di carne/pesce e mezze di legumi. Per concludere e generalizzare, possiamo dire che un secondo di carne va servito sempre in abbinamento a frutta e verdura.”

Quali tagli preferire per i bambini? Petto o coscia?

Date pure loro quello che piace di più – risponde Andrea Ghiselli, medico esperto di nutrizione alle mamme – considerate che il petto è quasi senza grassi, quindi più digeribile, ma con minore contenuto di ferro rispetto a coscio e sovracoscio, che sono però più grassi. Prestate poi attenzione alle modalità di cottura: se friggiamo il petto del pollo diventerà grasso quanto il coscio…

pollo al forno_rivisitazioneA casa nostra il pollo ricopre il 70% delle carni bianche consumate, a seguire tacchino e coniglio; non so mai come cucinarlo (ovviamente) per cui prediligo quasi sempre la cottura semplice alla piastra o lo prendo arrosto dal macellaio di fiducia. E voi, che abitudini avete con questo alimento? Avete ricette semplici da consigliare a una che non sa neppure la differenza tra petto o coscia? 😛

xoxo mammariccia


1 Comment

  • pure noi consumiamo quasi solo bianca. Suggerisco il pollo impanato al forno che non ci vuole nulla (se non ricordarsi la sera prima di mettere nell’uovo e limone il pollo) ed è molto gustoso se fatto con il sovracoscio. Unica cosa: da agronomo, comprate il pollo dal contadino! Scoprirete che ha un altro sapore, un’altra consistenza e che non è tutto petto. Tra l’altro: se è veramente ruspante ha camminato, se ha camminato nelle cosce c’è il muscolo e un po’ di grasso, non viceversa!

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