Oggi è la festa dell’Immacolata, una festa cristiana molto importante che ci ricorda, tra le altre cose, che le nostre scelte influenzano le vite di chi ci sta attorno e di chi deve ancora arrivare; Maria, nella sua umiltà, ha creduto a ciò che l’Angelo le aveva detto e questo le ha permesso di divenire la Madre di Gesù. Ecco quindi che la finestrella di oggi è dedicata a lei con un libro a me molto caro: Il canto di Bernadette di Franz Werfel, scrittore e drammaturgo austriaco di origine ebraica.
Chi non ha mai visto il famoso film in bianco e nero Bernadette (The Song of Bernadette) diretto da Henry King del 1943, che ebbe sette candidature e quattro premi Oscar? Io ne ero innamorata e l’ho sempre guardato molto volentieri; è così che ho iniziato a indagare sulle origini della sceneggiatura e ho scoperto che il film è totalmente ispirato al romanzo biografico di Werfel La canzone di Bernadette (o Poema di Bernadette), rieccitato dalla Gallucci in questa nuova edizione.
Tratta della vicenda eccezionale della figlia analfabeta di un povero mugnaio, Bernadette Soubirous, dapprima accusata di pazzia, isolata e minacciata per aver raccontato le sue visioni della Vergine Maria in una misera grotta, poi seguita da schiere di fedeli, infine proclamata santa. Concepito dall’ebreo Franz Werfel mentre si nascondeva nella cittadina dei Pirenei per sfuggire al nazismo, questo coraggioso racconto di eventi miracolosi è – per le circostanze in cui è stato scritto – un miracolo esso stesso. Una biografia romanzata che conosce da sessant’anni una grande fortuna in tutto il mondo e consigliata come lettura ai ragazzi nelle scuole cattoliche.
LO CONSIGLIO PERCHE’ …tante cose trascendono la nostra comprensione
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xoxo mammariccia