Finalmente, a distanza di qualche settimana, sono riuscita a trovare il tempo di pubblicare il tanto richiesto post sulla mia esperienza dall’Editore Feltrinelli a Milano! Sì perchè forse non tutti sapete che l’autrice di questo blog ha partecipato a un concorso su facebook lo scorso gennaio e ha vinto (arrivando prima, con quasi 700 like, molti dei quali anche grazie a voi!) la possibilità di visitare ed essere ospite per un giorno di Feltrinelli Editore.
Per me, che lavoro nel campo dell’editoria e sono una bookalcholic sin da quando ho imparato a camminare, è stata la realizzazione di un sogno, con la esse maiuscola! Quando mi sono trovata davanti al portone d’ingresso con su la scritta “Feltrinelli Editore” mi sono sentita esattamente come quando Scrat si è trovato davanti ai cancelli del paradiso delle ghiade nell’Era Glaciale 2!
Bando alle ciance, questo vuole essere un mini reportage della mia esperienza e un ringraziamento speciale a tutto lo staff Feltrinelli che ci ha accolto (io e le altre vincitrici) con tantissimo calore ed entusiasmo!
INIZIO IN SALITA
La giornata non prometteva niente di buono. Le previsioni davano neve, bufera e apocalisse in atto. Bene. Io e la mia compagna d’avventura partiamo con tutte le migliori intenzioni, ma un nemico più forte e potente di noi stava per colpirci: Trenitalia. Ovviamente treni in super-ritardo e affollatissimi.
Non ho fatto foto di questa parte della giornata perchè ero così inca***ta che sicuramente non avrei fatto foto eccelse (non che quelle dopo lo siano, eh).
WELCOME IN FELTRINELLI
Dopo varie peripezie (coda per biglietti metro, metro intasata, sbaglio di strada e direzione, neve e gelo) siamo finalmente arrivate alle porte dell’Editore Feltrinelli. Probabilmente il custode ci ha preso per delle pazze perchè cercavamo di parlare col fiatone e di darci un tono, nonostante la corsa e i capelli inzuppati di neve.
Siamo state accolte nella sala conferenze principale, quella storica, quella dove si sono seduti Baricco, Benni, Pennac, Saviano etc… e già solo pensare a questo mi faceva andare il cuore a mille. L’ambiente è accogliente, caldo, colori dappertutto, la “F” che incombe ovunque (anche in bagno, ne ho le prove!), travi a vista con mansarda che riflette la neve che cade silenziosa su una città caotica come Milano. Un mix di ingredienti che sa di editore come lo si pensa sempre, come lo si immagina: carta, libri e passione!
1° TAPPA: L’EDITOR dell’UE
Il tour alla scoperta dell’evoluzione di un libro Feltrinelli parte dall’alto: siamo andate nello studio di Fabio Di Pietro, editor dell’Universale Economica Feltrinelli. Lo scopo principale della nostra presenza in Feltrinelli era quella di presentarci il restyling della storica collana Universale Feltrinelli. Ecco che in questa prima tappa ci sono state spiegate le motivazioni e le principali innovazioni introdotte al fine di “rinfrescare” un pò questa famosa collana editoriale.
2° TAPPA: CORRETTRICI DI BOZZE
La parte che attendevo con tanta ansia (causa deformazione professionale…) era quella dell’editing. Ero molto curiosa di vedere come viene fatto in una grande casa editrice e le mie attese sono state ben soddisfatte. Giunte all’ufficio delle correttrici (“trici” perchè, con grande orgoglio, erano tutte donne!) ho potuto assaporare l’atmosfera dell’editing fatto a regola d’arte: pacchi di fogli su fogli riempiti delle parole degli autori che con tante cautele affidano il loro “pargolo” alle sapienti mani di queste nutrici della grammatica. Discrete e disponibili ci hanno mostrato alcuni loro segreti (compreso il fedele dizionario Devoto-Oli alla sinistra sulla scrivania).
3° TAPPA: DI GRAFICI E DI COPERTINE
Un libro è fatto non solo da parole e pagine ma anche, e spesso soprattutto, dalla copertina. E quando si parla di restyling di una collana, la parte fondamentale riguarda il processo di scelta di una nuova grafica, secondo linee guida fissate. Nello studio dei grafici Feltrinelli Cristiano Guerri ci ha mostrato molte delle scelte grafiche adottate, come ad esempio l’uniformità dei libri di Alessandro Baricco, oppure la ricerca artistica per quelli della Yoshimoto. Passando per la rivisitazione (doverosa) dei libri di Tabucchi. Più che uno studio sembrava una galleria d’arte!
…e poichè il nostro tour si è qui interrotto a causa della pausa pranzo imminente (non di sola carta vive l’uomo!), anche io qui vi lascio e vi rimando alla lettura della seconda parte! Stay tuned!
xoxo mammariccia
Bellissimo post!!! Dove è possibile leggere la seconda parte? Non la trovo… Ancora complimenti!
Grazie! Mi emoziono ogni volta anch’io a rileggerlo 🙂 la seconda parte non l’ho mai scritta… in quel periodo non ero molto assidua sul blog! Ma non escludo che potrei riprendere in mano la cosa 🙂