La settimana scorsa ho avuto l’occasione di vincere (detta anche botta di culo) dei biglietti per l’anteprima al cinema di “Alla ricerca di Nemo” in 3D. Ovviamente non potevo portarci la mia bimba, dato che ha 6 mesi e il 3D mi sembra un tantino pesante anche per lei, senza contare che non avrebbe apprezzato la cosa alla sua tenera età! Quindi ci ho portato la mia figlioccia 3enne, che era la prima volta che andava al cinema.
Devo dire che Alla ricerca di Nemo ha sempre il suo fascino, è un cartone animato pieno di buoni sentimenti e soprattutto messaggi positivi sul rapporto genitori-figli. Anzi, credo sia proprio l’unico che basa l’intera vicenda sui limiti della genitorialità, sulla libertà da concedere o meno ai figli e su quanto è importante basare il rapporto padre-figlio sulla fiducia e il rispetto reciproco.
Guardarlo con un bimbo vuol dire mostrargli quanto lui può permettersi di essere libero, alla condizione che si fidi sempre dei genitori. La mia figlioccia ne è rimasta entusiasta, sicuramente anche perchè era la sua prima volta al cinema, e alla fine mi ha detto: “Se Nemo stava con papà non finiva dal dottore”. Cara figlioccia, è vero quello che dici, ma è altrettanto vero che se non provi a fare le tue esperienze non imparerai a nuotare da sola.
Non vi anticipo nulla, ma val la pena di vederlo! Il 3D su Alla ricerca di Nemo calza a pennello perchè esalta i colori in un modo straordinario ed essendo l’ambiente quasi sempre sotto acqua sembra davvero di essere nell’oceano.
Commento a parte merita il cortometraggio Pixar che c’è all’inizio. Dieci minuti di risate! Non so voi, ma a me i cortometraggi della Pixar sembrano sempre piccoli capolavori tragicomici. In questo caso il protagonista è il dinosauro peluche di Toy Story, il quale diventa suo malgrado un animatore di feste… un pò particolari!!!
xoxo mammariccia