Un titolo in inglese per questo inizio anno. Un po’ perchè sul web fa figo buttar qualche frase english qua e là, così a caso, un po’ perchè mi sto riscoprendo vera appassionata di questa lingua che tanto ho odiato sui banchi di scuola. Non so se annoverarlo tra i buoni propositi dell’anno, ma vorrei tanto riprendere a studiarla seriamente. Da due anni circa ho iniziato a seguire molte serie tv in lingua originale sottotitolate in italiano e mi si è aperto un mondo sulla pronuncia e sull’uso della lingua. Insomma, mi sto facendo un bell’orecchio. L’inglese non l’ho mai amato molto a scuola, mi stufavo terribilmente a imparare tutti quei vocaboli a memoria, per non parlare delle declinazioni dei tempi verbali… be, was, beeeeeen… che two balls! Diciamo che ho avuto la sfortuna di avere sempre insegnanti poco stimolanti, che non facevano che darci da imparare a memoria vocaboli a caso, senza mai fare vera conversazione. Sono arrivata all’Università senza sapere una mazza di inglese e dovevo certificare obbligatoriamente il B1. Non so se capite il disagio.
Ad ogni modo, non voglio assillare questo post con i miei memoir studenteschi, anzi, vorrei inziare il nuovo anno con un bel post ottimista e positivo su quanto ci aspetta per il 2017. Della serie, dopo il 2016 chi c’ammazza? Dopo il 2016 sento di poter fare qualsiasi cosa, e un po’ lo sentono tutti. Siamo passati attraverso un anno che infausto è dir poco, ma se siamo ancora qui vuol dire che tutto sommato siamo più forti di quello che crediamo si essere. Sì, mi sono riscoperta più tenace, più pragmatica ma anche più determinata.
Lungo tutto il 2016 sono stata spesso sul punto di lasciare questo blog. Lo dico da tanto ma poi non lo faccio mai. E alla fine, anche quest’anno siamo ancora qua: forza e coraggio gente! Non l’ho chiuso perchè in fin dei conti qui ci ho raccontanti tanto, anche se ancora poco, di me. Mi son divertita, mi sono arrabbiata: questo è il mio luogo del cuore, dove passo per scrivere quello che mi passa per la testa, sia che riguardi me come mamma sia che riguardi me come Lara.
Credo che abbandonerò sempre di più la dicotomia che spesso molte mamme abbracciano quando diventano madri: io non sono una Lara-mamma e una Lara-donna, io sono una sola ma con tante sfumature (sì, anche più di cinquanta direi). Su molti blog di mamme leggo molte volte questa differenza tra il PF e il DF (Prima-Figli, Dopo-Figli) manco fosse un’avvento storico di portata universale; io non me ne capacito, sarà che non mi riconosco in nessuna delle due “epoche” della vita, per me è sempre stata una sola, la mia.
Cosa farò su questo blog quest’anno? Dai, un po’ di buoni propositi che non fanno mai male:
- pubblicare più spesso
- scrivere di quello che mi piace
- divertirmi di più nel farlo
Insomma, poche cose ma belle solide, che qui non stiamo a pettinare né bambole né unicorni: pettiniamo ricci, e chi è curly sa bene cosa significa.