Titolo volutamente provocatorio. Quanti genitori affermano che è importante lo sport, la sana competizione e bla bla bla? Tanti. Quanti lo praticano per primi? Pochi. Io rientro appieno nella prima categoria, s’intende. Eppure il live tweeting a cui ho partecipato martedì 23 febbraio con #DaciaFamilyProject mi ha aiutato a riflettere molto su quanto l’esempio che diamo ai nostri figli sia più rilevante di molte parole, prediche e omelie.
Ho scoperto l’acqua calda, direte voi, e in effetti può sembrare così, ma credo che l’essere genitore ti ponga giorno dopo giorno davanti a verità a cui non pensavi di credere e ti mette in discussione continuamente, costantemente. Quando Cristiana Calilli di Cento per Cento mamma ha risposto alla domanda di @daciaitalia con un elenco bello tosto di attività sportive che fa con le figlie mi sono davvero chiesta: ma io cosa faccio con e per mia figlia al fine di mostrarle quanto è importante lo sport? La risposta è paragonabile alle balle di fieno che rotolano nei film western.
Ovviamente va da sé che non sempre si ha la disponibilità nel fare sport insieme o nel farlo in autonomia, però anche piccoli gesti quotidiani possono essere di grande valore per la causa: fare ginnastica insieme in casa (non dite che non si può, ci sono millemila video gratis su Youtube adatti allo scopo), giocare insieme a pallone in giardino (no, non dite che è roba da maschi), portarli ad assistere a qualche gara sportiva. Qualche mese fa sono stata invitata ad assistere al Grand Prix della Ginnastica artistica e col senno di poi mi sono pentita di non aver portato mia figlia: c’erano un sacco di bambine e ragazze che acclamavano e osservavano i loro beniamini fare volteggi e superare i propri limiti. Mi ha molto sorpreso questo fatto ma ho anche capito che in effetti gli atleti sono dei modelli davvero positivi cui ambire, piuttosto che gli One Direction di turno, ispirazioni da proporre ai nostri bimbi per fargli testare con mano la propria potenzialità e dir loro: vedi dove puoi arrivare? Lo puoi fare, ne hai le capacità, il tuo corpo te lo permette, se ti piace, fallo. Penso non ci sia cosa più bella per l’autostima dei propri figli del mostrare loro che sono in grado di fare qualcosa di straordinario.
Per questo appoggio molto volentieri l’iniziativa “Dacia Family Project” di Dacia e Udinese, un’idea pensata per supportare simbolicamente chi desidera formare una famiglia, ma anche per far sì che “Dacia Arena” diventi non solo la nuova casa di Udinese, ma anche la casa di tante famiglie di tifosi dove vivere la passione per il calcio senza rinunce, ma condividendola alla gioia di un figlio. Come fare per non rinunciare, tra le mille nuove esigenze, alle proprie passioni ed interessi, come il calcio e la squadra del cuore?
Ogni Martedì alle 15.30 per quattro settimane si terrà su Twitter la Rubrica – Mamma che passione! La seguiamo insieme con #DaciaFamilyProject?
Perché, alla fine, quello che ci ha fatto crescere e ci ha educato davvero non è ciò che i nostri genitori hanno detto, ma quello che hanno fatto.
il sogno neppure tanto segreto, di mia figlia è che io sciassi con lei. me lo ha chiesto più volte con una tenerezza strappalacrime. non posso. non posso perchè non sono capace. ho provato ed ho paura. molta. ecco, io sono il classico esempio di mamma non sportiva. escludendo la nuotata in piscina o la bici per gli spostamenti. i miei figli l’opposto. io sono così perchè i miei genitori, a parte il classico corso di nuoto, non mi hanno mai indirizzato. ai miei ragazzi ho sempre dato degli imput. loro hanno colto. anche fin troppo. ma questa è un’altra storia…