Mi capita di leggere qua e là di blogger che appena ricevono un comunicato stampa gridano allo scandalo e si strappano le vesti (ovviamente è un’esagerazione, ma conoscete il mio stile!). Questo povero pdf scritto da un volenteroso addetto stampa può essere in grado di suscitare dubbi amletici del tipo “lo pubblico o non lo pubblico”; ripudio per direttissima; vere e proprie lotte per i diritti calpestati delle bloggerssss.
Or dunque, per chi non lo sapesse un comunicato stampa è un documento prodotto da un’agenzia di comunicazione, scritto da un addetto stampa (o chi per esso), che ha lo scopo di divulgare una certa informazione in un determinato ambito, e che viene inviato a un data base di contatti che le suddette agenzie ottengono pagando certi servizi oppure creandoselo in casa. E fin qui, mi sembra che ci siamo tutti. Dove nasce il qui pro quo? Dal fatto che spesso, se non si conoscono le dinamiche interne della comunicazione a mezzo stampa, si tende a considerare l’invio del comunicato stampa alla stregua di un contatto di collaborazione, che con subdolo inganno vuole far scrivere al povero blogger un articolo AGGRATIS senza nessun compenso lecito.
Prima di procedere ti consiglio caldamente di leggere il mio articolo “Vuoi fare la blogger? Prima di chiedere soldi fatti queste domande”
Sì, perchè se fino a qualche anno fa i data base di invio dei comunicati stampa erano rivolti principalmente ai giornalisti, ai pubblicisti, alle redazioni giornalistiche, alle redazioni di portali d’informazione web; oggi, grazie al fatto che i blog si sono slegati dal loro essere meri diari personali, vengono indirizzati anche a blog, portali tematici, community ben identificate. E da qui si è scatenato l’inferno: risposte stizzose contro i suddetti invii supponendo che l’agenzia di turno voglia lucrare su qualcosa che ci viene detto di scrivere AGGRATIS.
Ora vi spiego bene cinque cose che il comunicato stampa non è:
- Il comunicato stampa NON è una richiesta di collaborazione = non rispondete mai “quanto mi paghi?”
- Il comunicato stampa NON è un’articolo preconfezionato = non fate compia/incolla ma traete spunto da qualche dato o qualche notizia di vostro interesse, pena la duplicazione dei contenuti, ergo Google vi sgama
- Il comunicato stampa NON è Satana = nessuno vi chiede di fare nulla, se la notizia vi piace la pubblicate altrimenti amici come prima
- Il comunicato stampa NON è un obbligo = se non è in linea con il vostro piano editoriale mandatelo tranquillamente nel cestino, se invece contiene qualche cosa d’interessante è un arricchimento per voi e i vostri lettori
- Il comunicato stampa NON implica soldi = se così fosse, tutti i giornali avrebbero già chiuso da mo’
Cosa fare quando si riceve un comunicato stampa non desiderato? Si chiede al mittente di toglierci dalla mailing list; cosa fare quando volete approfondire quelle tematiche? Si contatta l’agenzia, si fanno proposte, si trovano linee comuni e, perchè no, una collaborazione vera.
Ah! Sante parole!
Ecco. Io Non-blogger mi chiedo sempre :”perché io non ricevo mai questi comunicati stampa?!”
Pensa che quei commenti che dici tu li sento dire anche da non-blogger :/
Lara è vero un comunicato stampa non implica nulla, ma riceverne in quantità industriali e per giunta e-mail pesantissime (non sempre si naviga con l’adsl) rende il lavoro di blogger davvero faticoso, l’addetto stampa fa il suo lavoro comunicare, ma comunicare senza chiedersi se la notizia può interessare non è controproducente, non sarebbe più semplice prima di inondare le e-mail presentarsi e chiedere al blogger se è interessato? (perchè diciamolo un comunicato stampa inviato ad un blogger senza neanche chiedersi chi è? e cosa fa? è praticamente destinato a finire nel cestino) perchè devo “chiederti” io di non inviarmi materiale non richiesto? perchè devo essere sempre io a spiegarti che la comunicazione sul web è un altra storia? Un vera agenzia di comunicazione non dovrebbe già conoscere come funziona sul web….