Una delle frasi che maggiormente la gente mi dice quando mi incontra è “che forte il nome del tuo blog!”. Già, perchè se una chiama il proprio blog Nasce – Cresce – Rompe di certo non ha tutte le rotelle a posto e men che meno è una mamma con i fiocchetti, la torta appena sfornata e i figli che corrono felici nel prato. A parte che non ho un prato, direi che il nome del mio blog dice tutto di me e di come ho vissuto la maternità finora: con tanta, tantissima, ironia.
Tutto ciò che avreste voluto sapere prima di avere figli (ma che nessuno vi ha mai detto).
Non ho mai raccontato esplicitamente che cosa mi spinge a raccontare a un pubblico la mia maternità, fatta di alti e bassi, momenti incerti e viaggi entusiasmanti, ma molte delle questioni le potreste trovare in un libro appena uscito per Giunti dal titolo esplicativo, proprio come il mio blog: “Amori di mamma un #@**%!” (sì, i simboli sono corretti, non è il vostro schermo che fa le bizze). L’autrice è, toh, una mamma blogger americana che, senza peli sulla lingua e con molte imprecazioni, racconta episodi deliranti e divertentissimi sulla sua vita di mamma: li racconta non solo narrando, ma usando anche altro materiale come vignette, foto, citazioni, quasi fosse una sorta di diario dal carcere. Ti vien quasi voglia di inviarle delle arance.
Insomma, è il libro che avrei dovuto scrivere io. Porca vacca.
Certo, leggere “Amori di mamma un #@**%!” alle soglie della festa della mamma ha un effetto quasi straniante in quanto siamo abituati a pensarci come angeli del focolare, invece l’autrice Karen Alpert non perde l’occasione di usare un vocabolario degno dei peggiori bar di Caracas e illustra scene di vita quotidiana che a confronto i manicomi potrebbero sembrare luoghi accoglienti e tranquilli: “Se vi piacciono le cacchiate su quanto sia meraviglioso stare con i bambini, allora prendete e andate su Facebook o su Pinterest, dove il 99,99999999% dei post è fatto di foto di meravigliosi pupattoli sorridenti. Se invece vi va di leggere qualche storia divertente e onesta su quanto possa essere incasinato, brutale e assurdamente coraggioso essere genitori, quella ve la do io. Senza censure”. Karen una di noi.
E qui ritorna prepotentemente il nome del mio blog: NASCE CRESCE ROMPE. Sì, i figli rompono, sì è una rottura fare la mamma, sì a volte è tutto un gran casino. Sdoganare la maternità e mostrare che noi mamme non siamo esseri angelici che qualsiasi cosa tocchino si trasforma in profumo di bucato e torte infornate: questo è sicuramente un libro da far leggere non solo alle neomamme (vi farà divertire durante le lunghe nottate insonni, ad esempio) ma anche, e soprattutto, ai papà, giusto per far arrivare loro il messaggio. Dopo può arrivare solo l’avvocato, eh!
Aspetto con ansia di sapere se vi è piaciuto e quanto vi ha fatto ridere, ma soprattutto quanto vi siete riconosciute. Che tanto sulla stessa barca ci facciamo tutte una gran bella compagnia.
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Nome in codice: questaNonÈunEsercitazione
Sulla stessa barca anch’io, quindi!