Oggi, come ogni anno da qualche tempo, si ricorda la Giornata della Memoria: un’appuntamento importante a cui è bene avvicinarsi sin da piccoli. Noi genitori abbiamo il compito e il dovere di informare i nostri figli di ciò che è accaduto e di renderli partecipi nonostante sia passato per loro troppo tempo. Il tempo che passa cancella la memoria e questo non deve accadere. Mai.
Oggi quindi vi suggerisco la lettura (vostra prima di tutto e poi ai vostri figli) di una vicenda forse poco nota al grande pubblico. So che in alcune ottime scuole viene usato come libro di testo e il film che ne è stato tratto viene fatto vedere e commentare dai ragazzi. Parlo de La Rosa Bianca di Inge Scholl: narra la storia dei fratelli Hans e Sophie Scholl che diedero vita al movimento di opposizione al nazismo e che furono giustiziati il 22 febbraio 1943 per alto tradimento del popolo tedesco in quanto appartenenti al gruppo della Rosa Bianca. Solo quattro giorni prima erano stati arrestati all’Università di Monaco mentre distribuivano volantini, avevano 24 e 21 anni. Attraverso il racconto della sorella Inge, di amici e di testimoni delle loro ultime ore, emerge una passione per la vita che nemmeno il terrore del regime potè soffocare. Questo libro fu pubblicato in Italia per la prima volta nel 1959 dalla Nuova Italia, successivamente l’Autrice arricchì il suo testo con testimonianze di altre persone vicine ai protagonisti della Rosa Bianca nell’ultimo periodo della loro vita, che vengono oggi proposte per la prima volta ai lettori italiani. Ad esse in parte ha attinto il regista Marc Rothemund per il film La Rosa Bianca – Sophie Scholl.
«Possiamo veramente chiamarli eroi? Non hanno fatto nulla di sovraumano. Hanno difeso una cosa semplice, sono scesi in campo per una cosa semplice: per i diritti e la libertà dei singoli, per la loro libera evoluzione e per il loro diritto a una vita libera. Non si sono sacrificati per un’idea fuori del comune, non perseguivano grandi scopi.
Ciò a cui aspiravano era che gente come te e me potesse vivere in un mondo umano. Il vero eroismo consiste forse proprio nel difendere con costanza la vita quotidiana, le cose piccole e ovvie» (Inge Scholl).
Da questo libro ne è poi stato pubblicato un altro Lettere e diari che coprono un arco di sei anni, ci introducono nel cuore di Hans e di Sophie e ci fanno scoprire un indomabile desiderio di vita che neppure il drammatico contesto del nazismo e della guerra poté soffocare. Il loro non fu il gesto eroico di un momento: quell’ora buia fu la circostanza nella quale sbocciò il fiore di una umanità straordinaria resa feconda dall’esperienza di qualcosa capace di rendere la vita piena di letizia. Fino al sacrificio di sé.
«Come ci si può aspettare che il destino conceda vittoria a una giusta causa, quando nessuno è pronto a sacrificarsi pienamente per essa?»
Sophie Scholl
xoxo mammariccia
grazie. tutti dovremmo leggerli
Consiglio “Destinatario: sconosciuto” di Katherine Kressmann Taylor, forse più adatto agli adolescenti. Romanzo epistolare molto toccante. 🙂