Avventolibri 2013 Recensioni

5 DICEMBRE: La favola di Natale di Guareschi [#avventolibri]

Written by Lara Rigo

Oggi #avventolibri si apre su un piccolo capolavoro dimenticato del grande Giovannino Guareschi La favola di Natale. Io adoro Guareschi, sono una fan di Don Camillo da sempre e i film tratti dai suoi romanzi li avrò visti almeno una ventina di volte; addirittura quest’estate ho organizzato una piccola gita fuori porta a Brescello col la family per vedere da vicino tutti i luoghi che hanno ispirato quelle belle storie (se vuoi leggere il resoconto della mia visita guarda qui).

natale guareschi

Questa storia natalizia non è molto conosciuta, si situa a metà tra la narrativa per adulti e per ragazzi, ma è una vera a propria favola, di quelle che fanno riflettere su cosa è davvero importante e come dovrebbe essere vissuto il Natale: grazie alla sua fede che non lo ha mai abbandonato, Guareschi ci dipinge il suo Natale come un convivio tra le persone care, per sostenersi a vicenda l’un l’altro in un clima fraterno, mentre fuori il mondo va allo scartafascio. Nonostante abbia più di cinquant’anni, non mi sembra che questo romanzo parli di cose tanto lontane da noi, no?

Nella prefazione scritta dall’autore si scopre che La favola di Natale è stata scritta durante il periodo in cui egli era soldato nella seconda guerra mondiale e venne deportato in un campo di prigionia per ufficiali italiani perché mantenne fede al suo giuramento: è, quindi, per tenere alto il morale delle persone che gli stavano attorno che la sua penna prodigiosa compose questa favola intrisa di ironia, poesia e soprattutto speranza. Piccola chicca: la nota al volume è stata scritta dai figli dello scrittore Alberto e Carlotta e all’interno, come in tanti altri suoi libri, vi sono i disegni originali di Guareschi.

guareschi natale guareschi

Riporta l’autore, in un’intervista: “Il mio pensiero correva continuamente a casa, perché a casa c’era qualcuno che non conoscevo. Sempre dispettosa la Passionaria aveva aspettato che io mi trovassi in un campo di prigionia da ben due mesi per venire al mondo […]. E un giorno, un mio amico mi consigliò: sta per arrivare il Natale [1944, N.d.R.] perchè non scrivi una bella  favola per questi pezzenti divorati come te dalla fame dalle pulci e dalla nostalgia? È un modo come un altro per riportarli ai pascoli domestici, per riattaccarli alla vita”.

E’ un libro di cui abbiamo tutti bisogno. Non si scampa da questo: il Natale non può essere solo luci, regali e cibo; abbiamo bisogno di tornare alle origini e di comprendere quello per cui siamo ogni anno chiamati a festeggiare. L’arrivo della Speranza, che ci permette di sopravvivere, nonostante tutto, come Guareschi e molti altri durante uno dei periodi più bui della storia dell’uomo.

LO CONSIGLIO PERCHE’ …dona a tutti i lettori i regali più preziosi che si possano ricevere: la Fede e la Speranza [cit. recensione Amazon, che condivido in pieno]

>>Seguite il mio Calendario dell’Avvento #avventolibri 2013 e aprite virtualmente le finestrelle con me, ogni pomeriggio alle 14.30 fino al 25 Dicembre! Attendo i vostri commenti sui libri proposti!
>>Anche LeNuoveMamme parlano di #avventolibri, leggi qui l’articolo!

xoxo mammariccia


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