Asilo Attività con i bambini Educazione

Il gioco euristico all’asilo nido: come si fa e cosa abbiamo visto

Written by Lara Rigo

Ieri arriviamo al nido pomeridiano che frequentiamo una volta a settimana, grazie a un progetto del nostro comune, e ci annunciano che avremmo fatto il gioco euristico. Ecco, io non sono molto pratica di bambini e di pedagogia per cui si può immaginare bene la mia faccia! In ogni caso, ero molto curiosa di vedere di cosa si trattasse e ne sono rimasta affascinata. Eurìstico deriva dal greco εὑρίσκω e significa «trovare, scoprire»: ve ne parlo un po’ dal mio punto di vista e da quello che ho potuto sperimentare con mia figlia.

CHE COS’E’?
Consiste nel dare ai bambini una grande quantità di oggetti differenti e contenitori di diversa natura con i quali possano giocare liberamente e senza l’intervento dell’adulto. 

Ecco, quest’ultima parte mi ha colpito moltissimo: far giocare mia figlia con giochi senza interagire con lei, mi sembrava una cosa bruttissima! E invece si è rivelata un’occasione veramente unica di poterla osservare mentre con la sua testa, senza essere guidata da nessuno, decideva cosa prendere e cosa farne di quello che prendeva.

PER CHI E PER QUANTO TEMPO?
E’ rivolto a bambini di età compresa tra i 10-11 e i 24 mesi; e viene proposto per un periodo di tempo non superiore ai 30-40 minuti.

Ieri mia figlia era in un gruppetto di quattro bimbe. Lei e un’altra di 18 mesi e due di 12 appena. Quello che è stato evidente era che quelle di 18, probabilmente a causa dell’età affine, riuscivano molto meglio a esplorare ed erano più interessate delle altre.

I GRANDI COSA FANNO?
Gli adulti organizzano la cura e raccolta dei materiali, preparano gli spazi, sistemano e alla fine invitano i bambini a rimettere in ordine, facendo scoprire che “mettere dentro” è piacevole quanto “mettere fuori”. Durante il gioco l’adulto starà seduto su una sedia e osserverà i bambini senza incoraggiare, suggerire, lodare né esortare il bambino ad un certo uso del materiale. Solo se il bambino inizia a lanciare oggetti qua e là a caso, disturbando il gioco degli altri, l’adulto lo incoraggerà a gettare gli oggetti in un contenitore anziché a terra.

Subito il mio pensiero da pessima madre è stato “sii i che bello, devo sedermi e non fare niente”, e devo dire che all’inizio è stato facile ma dopo 5 minuti morivo dalla voglia di andare con lei a insegnarle, a dirle “fai così, vedi questo, prova” e invece è stato proprio in quel momento che ho capito la grande occasione che offre questo tipo di gioco. Mia figlia si sentiva libera di giare, prendere quello che voleva e usarlo a suo piacimento, secondo il suo istinto. E devo dire che era molto immedesimata nel gioco, tanto che non mi guardava quasi mai!

COSA SERVE?
Un cesto, delle scatole per contenere oggetti di legno, metallo, stoffa, gomma, etc… anelli da tenda, catenine, lacci, tappi di sughero, mollette, tubi di cartone di diverse dimensioni e lunghezze, inseriti in altrettanti sacchetti, oltre a una varietà di recipienti, scatole di cartone, catenelle, barattoli di latta, rotoli della carta igienica, nastri, pon-pon di lana, coperchi metallici dei vasetti, pigne, ecc…

Le educatrici hanno posizionato per terra al centro della stanza, senza nessun’altra gioco, quattro sacchetti di stoffa bianchi, semplici e anonimi. Nel primo c’erano alcune pigne di diverse misure, e delle palline di legno colorate intrecciate; nel secondo una serie di spugne da bagno e batuffoli; nel terzo dei tubi di cartone e delle scatolette; nel quarto delle mollette di legno e dei pon pon di lana colorata. Una cosa che mi ha colpito e fatto riflettere è stata che non c’era nulla di plastica.

COSA SCOPRONO I BAMBINI?
Sperimentano il “senso” e il significato degli oggetti e dei materiali (naturali e non) messi a loro disposizione in modo autonomo e libero. Il bambino potrà chiedersi “cosa è questo?” e in seguito arriverà a domandarsi “cosa posso fare con questo?”. Allena inoltre la capacità di concentrazione e insegna la buona abitudine di rimettere a posto (che fa parte del gioco stesso).

Io ne sono rimasta entusiasta e piacevolmente sorpresa. Credo che lo riproporrò a mia figlia ogni tanto (mi dicevano che è consigliabile almeno una volta a settimana), in fondo è molto semplice da preparare e lei si è lasciata coinvolgere totalmente da questa esperienza. Voi avete provato o visto un gioco euristico? Che esperienze avete avuto? Accettasi suggerimenti!

gioco euristico

Questa foto non è stata fatta durante il gioco perché mi son dimenticata, però mi piaceva metterla 🙂

xoxo mammariccia


1 Comment

Leave a Comment

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: