Detto questo, da quando ho una bambina e da quando quest’ultima sta crescendo ogni mese che passa, mi sto ponendo sempre più spesso alcune domande fondamentali sulla sua educazione e su ciò che vorrei darle come bagaglio culturale per la sua vita. Una di queste domande mi frulla nella testa da qualche settimana con l’avvicinarsi della festa di Halloween.
Fino a qualche anno fa questa “festa”, se così la vogliamo chiamare, non era affatto festeggiata, anzi, quel poco che si sapeva era dovuto ai film americani e mi ricordo da piccolina che vedevo questi bambini buffi vestiti da scheletri e zucche girare per le case a chiedere dolci. Adesso, come tante cose, si è affermata questa moda e tutti cercano di inculcartela in tutti i modi possibili, a iniziare dal business dei prodotti pubblicitari. Mia figlia è ancora piccolina per capire tutto questo ma io sono sicura di una cosa: le dirò che non appartiene alla nostra cultura. Le dirò che è una festa che fanno in America, in altri posti nel mondo ma che noi non siamo obbligati a fare altrettanto. Le dirò che la sua mamma non l’ha mai festeggiata (se non in rari casi) semplicemente perché non c’è niente da festeggiare!
Noi siamo una famiglia di credo cristiano e non mi piace vedere i bambini giocare con la morte, come se fosse una cosa poco importante. Spiegherò a mia figlia il perché di questa scelta e cercherò di farle vedere l’inutilità di partecipare con zucche e quant’altro. Non sarà facile, anzi. Ovunque ci si guardi attorno non si vede altro che zucche, scheletri, mostri e ragnatele, ma quel che vedo io, sinceramente, è il nulla. Non mi è mai piaciuto giocare con queste cose, perché per noi sono cose serie.
Se mia figlia vorrà partecipare a qualche festa o verrà invitata, non le vieterò di andare perché non è mia intenzione farla sentire isolata o aliena rispetto agli altri, ma non la maschererò e le dirò che non è necessario. Quando sarà più grande le racconterò le origini di questa festa e il perché adesso va così di moda. Il mio compito è quello di fornirle tutte le informazioni necessarie, perché voglio che sia consapevole di quello che incontrerà sul cammino della sua vita per poi decidere autonomamente che strada intraprendere.
ps. so già che potrei essere accusata di predicare bene e razzolare male, perché su questo stesso blog racconto della mia partecipazione a una festa di Halloween per bambini (qui il post). Ma quello si tratta di lavoro e mi è stato chiesto di raccontare quello che ho visto. Cosa che ho fatto tranquillamente!
xoxo mammariccia
In questi giorni noi ci siamo preparati alla festa di Halloween ed io avevo preparato un post
inititolato così
Halloween- perchè è una bella occasione per grandi e bambini: ridere in faccia ai demoni e riconciliarsi con la morte
Poi è arrivata sulla mia mail il tuo post-ebbene sì ti seguo 🙂
Se ti va puoi andare a sbirciare quello che ho scritto
ma intanto vorrei dirti quello che penso-perchè è quasi il contrario e si sa che gli opposti non vanno solo in conflitto possono diventare complementari
Inizio da tue due frasi che mi hanno colpita:
“Le dirò che è una festa che fanno in America” questo non è corretto anche se l’hanno resa “famosa” gli americani in realtà le sue origini sono nelle tradizioni celtiche europee-e poi anche se fosse, non è importante confrontarsi con altre culture, magari imparare anche da loro?
“Noi siamo una famiglia di credo cristiano e non mi piace vedere i bambini giocare con la morte, come se fosse una cosa poco importante.”
Halloweewn non ridicolizza, non gioca con la morte direi piuttosto che semplicemente la sdrammatizza per permettere a grandi e piccoli di superare la paura proprio perchè la considera un momento importante…della vita!
Noi lo abbiamo sempre festeggiato preparandoci a conoscere la stagione in cui si svolge, i simboli,
questo ci ha aiutati anche a parlare di argomenti e tappe della vita dolorose in modo metaforico, ludico e il mascherarsi ne fa parte.
Quanta forza dà ad un essere umano travestirsi come una delle sue stesse paure per superarle?
Io lo trovo un momento importante.
Mi è piaciuta molto la tua risposta perchè nonostante sia all’opposto del mio pensiero, hai saputo argomentare le tue ragioni e le hai esposte molto educatamente! Grazie!
Per quanto riguarda i punti che hai citato: le so bene le origini celtiche di questa festa, e non intendevo dire che sono contro la cultura americana, anzi! Peró credo che se un paese dovesse prendere in prestito le feste e le tradizioni di tutti i paesi del mondo si andrebbe a perdere quell’identità che ci fa essere quello che siamo.
Per quanto riguarda il secondo punto, sono dell’idea che travestirsi da modtri non insegni ai bambini a “sconfiggere” la morte, anzi, la fa apparire ancora più mostruosa. La morte fa parte della vita, e per chi crede è un momento di passaggio che porta alla vita eterna, ed è proprio per questo che cercheró di insegnare a mia figlia che non bisogna averne paura, anzi occorre prepararsi spiritualmente ogni giorno per quando arriverà quel momento. Detto questo rispetto chi lo festeggia, ci mancherebbe, io ho spiegato quello che diró a mia figlia a riguardo!
Prego 🙂
Il rispetto è fondamentale, rispetto le opinioni di chi non vuole festeggiare halloween, ci mancherebbe, tra questi ci sono anche mie i cari amici, insomma non è complicato convivere con idee diverse
e mi sento di aggiungere anche con culture differenti.
Tu, come tutti noi genitori, fai bene ad insegnare a tua figlia quello che ritieni meglio per la sua crescita, il titolo era chiarissimo 🙂
Sarà che mi piacciono il confronto ed il dialogo e allora volevo, così, provare a darti un’altra prospettiva per guardare a questa festa
ma rifletterò….sulle tue parole rifletterò
Grazie.
[…] Su Nasce Cresce Rompe,il punto di vista di mammariccia che condivido in pieno Cosa insegnerò a mia figlia su Halloween. […]
Errore. Ti ho appena scoperta e già mi stai simpatica! Ottimo post!
Wacci! Grazie! 🙂