Il blog tank di questo afoso mese è stupendo, non c’è niente da dire. Io, che ho fondato tutta la mia vita sull’amore per i libri, non potevo certo esimermi dal raccontare come cerco di trasmetterlo a mia figlia.
Credo che la lettura e il racconto ad alta voce sia qualcosa di straordinario e mistico: sin dall’antichità gli uomini si sono tramandati storie di voce in voce, racconti di avventure, incontri mistici, esperienze di vita. Fa parte dell’essenza umana trasmettere all’altro ciò che si conosce (o ciò che si immagina) perchè crea comunione, allaccia alleanze e collegamenti.
Per me la lettura ha sempre significato molto, tutto. Essendo figlia unica, le occasioni di gioco collettivo erano poche, al di fuori della scuola, per cui ho trovato nei libri mondi e personaggi che mi hanno fatto compagnia, hanno allietato le lunghe estati che passavo a casa o in vacanza. Non ero contenta se non portavo almeno tre libri in valigia, e ovviamente non bastavano quasi mai.
Mi è capitato di leggere ovunque, in spiaggia, sul treno, in piscina, in ascensore, al bar, persino in palestra! Non mi faccio mai mancare un buon libro, perchè per me è come le chiavi: se non ce le hai non puoi entrare nel posto più bello al mondo, casa tua. Ho messo l’amore per la lettura alla base della mia vita, prima di studio poi lavorativa. Per me è un piacere e un dovere.
Quando sono rimasta incinta avevo mille programmi in testa su come trasmettere questo prezioso tesoro a mia figlia. Innanzitutto ho letto mille libri sulla gravidanza e il dopo (e chi non lo fa!!!) e poi, quando mia figlia era appena nata, ho iniziato a leggerle le cose che leggevo per me. Direte: ma come, non gli leggi le favole? Sì e no, io credo che tutto valga la pena di essere letto e trasmesso.
Mia figlia ha più libri che giocattoli e credo che questo trend sarà sempre in aumento. Quando ha iniziato a gattonare la facevo giocare con le riviste e i libri cartonati adatti a lei: ha imparato prima a sfogliare le pagine che a prendere in mano gli oggetti! E come si divertiva! Era un piacere vederla sfogliare tutte quelle pagine, andare fino in fondo con cura e maestria, per poi ricominciare da capo. Adesso che ha 15 mesi cerco di leggerle qualche storia breve, ma per lo più mi accontento di indicarle le figure e le immagini e farle capire cosa sono e cosa stanno facendo. La lettura è anche questo: apprendere, capire cos’è la vita e le cose che ci circondano.
La mia paura è di ottenere l’effetto contrario, come mio marito spesso mi gufa, ma io sono fermamente convinta che aiutarla ad approcciarsi al mondo della lettura e dei libri sia uno dei regali più belli che le posso lasciare.
Questo post partecipa al #blogtank di Donna Moderna Bambino di luglio 2013.
xoxo mammariccia