I figli non sono la mia vita

A me capita spesso di sentire o leggere la frase “mio figlio/a è la mia vita”, e se per un attimo mi sento assolutamente certa di questo, poi però ne prendo le distanze con oggettivo rifiuto: no, mia figlia non è LA mia vita, ma fa parte della mia vita. Forse per qualcuno è pari a blasfemia, ma è un pensiero che mi sento di condividere con chi mi legge. Da quando sono mamma ho passato varie fasi di consapevolezza, soprattutto perchè essendo la prima figlia è tutto una scoperta continua e io cresco come mamma insieme a lei, giorno dopo giorno.

Su una cosa, però, sono certa: affermare “mia figlia è la mia vita” significherebbe per me annullarmi completamente in funzione di lei, significa dire che vivo per lei, solo esclusivamente per lei. E no, non mi sento assolutamente in grado di confermarlo, perchè se è vero che lei è nata da me (e dal padre, of course) è anche oggettivamente vero che lei non è una mia sottocategoria, ma è una persona a sé stante con tutto ciò che ne concerne. La canzone di Elisa “A modo tuo”, in questo senso, è stata per me illuminante perchè ciò che racconta è una posizione genitoriale assolutamente coerente con quello che penso di me.

Sarà difficile diventar grande
Prima che lo diventi anche tu
Tu che farai tutte quelle domande
Io fingerò di saperne di più
Sarà difficile
Ma sarà come deve essere
Metterò via I giochi
Proverò a crescere

Sarà difficile chiederti scusa
Per un mondo che è quel che è
Io nel mio piccolo tento qualcosa
Ma cambiarlo è difficile
Sarà difficile
Dire tanti auguri a te
A ogni compleanno
Vai un po’ più via da me

A modo tuo
Andrai
A modo tuo
Camminerai e cadrai, ti alzerai
Sempre a modo tuo
A modo tuo
Vedrai
A modo tuo
Dondolerai, salterai, canterai
Sempre a modo tuo

Sarà difficile vederti da dietro
Sulla strada che imboccherai
Tutti I semafori
Tutti I divieti
E le code che eviterai
Sarà difficile
Mentre piano ti allontanerai
A cercar da sola
Quella che sarai.

Per mia figlia ci sono e ci sarò sempre al suo fianco, nel cammino della SUA vita, che è parallelo al mio, non coincidente. Un giorno questo cammino si discosterà dal mio, ma non significa che non percorreremo più la stessa direzione. La mia vita sono io, io soltanto, ed è un percorso ricco di interessi, esperienze, storie, persone: l’arrivo di una bambina l’ha soltanto arricchito di una meravigliosa tappa in più. È così che mi piace immaginarmi, non potrei fare altrimenti.