Conoscete il Nergi? No? Beh, neppure io. Scopritelo insieme a me nella mia nuova rubrica Stranger Foods.
Oggi che è lunedì vorrei inaugurare la mia nuova rubrica “Stranger Foods”, sì perchè come ormai sapete da un bel po’ io e la cucina non andiamo propriamente d’accordo: non sono né mai sarò una food blogger e il solo pensiero di mettermi a cucinare mi fa salire l’ansia. Però sono una persona molto curiosa a cui piace molto sperimentare prodotti nuovi in fatto di cibo, io sono la classica cliente che quando entra al supermercato viene attirata subito dal corner pubblicitario con la scritta “novità”: state pur certi che io compro tutto ciò che c’è di nuovo. Siccome su Snapchat (e se non mi seguite, seguitemi >> @nascecresceromp) avevo iniziato a mostrare questi prodotti “strani” mi son detta che era giunto il momento di creare la sezione del blog dedicata alle mie strane scoperte e, per omaggiare una serie tv che mi è piaciuta un sacco quest’estate (indovinatela, dai, è facile), ho chiamato questo nuovo appuntamento “Stranger Foods”.
Finito il preambolo, oggi inizio con un frutto davvero molto particolare di cui non avevo mai sentito l’esistenza: il NERGI®, un nuovo piccolo frutto che tanto nuovo però non è. In realtà ha una storia millenaria, in quanto appartenente alla specie Actinidia arguta, già noto come kiwi siberiano, o baby-kiwi, rimasta a lungo una specie selvatica e poco conosciuta perché le piante disponibili producevano frutti molto vulnerabili, di difficile conservazione e mantenimento. Negli anni Novanta, alcuni botanici neozelandesi hanno avuto la buona idea di incrociare tra di loro alcune piante di questa specie al fine di migliorare complessivamente la loro qualità: da questo magico incontro sono emerse così nuove nuove varietà, che hanno mantenuto le caratteristiche organolettiche e le qualità nutrizionali di quelle originali, differenziandosi per una tenuta migliore maneggevolezza una maggiore conservazione dei frutti. È importante precisare che queste varietà ottenute da impollinazione naturale non sono OGM-Organismi Geneticamente Modificati.
Ma come è fatto sto NERGI®?
La raccolta viene effettuata a mano, frutto per frutto, tra fine agosto e inizio settembre, a seconda dell’annata e del territorio di produzione: una pianta produce tra i 10 e i 50 kg di frutta. Si trova quindi nei supermercati tra settembre e novembre circa, solitamente accanto ai frutti di bosco, lamponi, mirtilli, more e ribes e così via. La sua pelle è commestibile e rimane di colore verde anche dopo la maturazione.
La polpa può anche essere leggermente rosata: si tratta di un’evoluzione naturale del frutto legata alle condizioni di produzione (tipo di suolo, condizioni climatiche in campo…), che però non influenza minimamente il suo gusto, tantomeno la sua sicurezza alimentare. NERGI® è coltivato in Italia, in particolare in Piemonte, nella zona pedemontana del Cuneese. Ma i Nergeti sono presenti anche in Francia e in altri Paesi dell’Europa meridionale: rappresentano la nuova generazione di impreditori frutticoli – tendenzialmente di giovane età – che apprezza e dà continuità al lavoro di famiglia.
NERGI® è principalmente confezionato in vaschette di plastica con coperchio da 125 gr, che è poi quella che ho anch’io. Questa è la confezione ideale per la protezione dei frutti durante il trasporto e la sistemazione nel banco frigo, trattandosi di un prodotto molto sensibile. I frutti invaschettati sono di calibro omogeneo e non lavati per cui prima cosa da fare: lavaggio!
Caratteristiche: un pieno di vitamine C e E
NERGI® è ricco di vitamine, sali minerali e fibre. Come la vitamina E, la vitamina C, un potente antiossidante che agisce nella lotta contro i radicali liberi, responsabili in particolare dell’invecchiamento della pelle. Grazie al suo alto contenuto di potassio, compete a tutto campo con gli altri frutti di bosco (fragole, lamponi, more e mirtilli), ma è altresì ricco di calcio, magnesio, fosforo e fibre. Non solo, ma ha un altro grande vantaggio: un basso contenuto calorico, con sole 52 Kcal per 100 mg, quindi è un autentico alleato del benessere; l’ideale da consumare, per esempio, prima di un allenamento, o per fare un pieno di energia! Ecco il focus su alcuni dei suoi valori nutrizionali:
Una ricetta veloce con NERGI®: il frappè verde
Ho potuto provare questo fruttino in occasione di una merenda con mia figlia e le sue amichette. Come li ho serviti? Ho tenuto per loro una ciotolina di Nergi pronti da mangiare a mo’ di pop corn, e ho fatto un frappè verde a base di:
- latte
- una vaschetta di NERGI®
- sciroppo alla menta
- foglie di menta
- ghiaccio
Che dire, in questo settembre che sa ancora di estate i Nergi hanno fatto un successone perchè sono piccoli, pratici e dolci: li ho trovati perfetti per i bambini (e non solo). Insomma, sono diventata una #mammanergissima anch’io!