Cosa ho imparato dalla Festa della Rete 2014

Pensieri sparsi e cose (in)utili che ho capito stando tre giorni a Rimini con tanta gente dell’internet:

• tanto salotto, pochi workshop
• le MammeAcrobate hanno subìto una grave ingiustizia sia di spazio che di attrezzature
• chef Rubio va forte (e io continuo a non sapere chi sia)
• servono scarpe comode. Molto comode
• incontri Daria Bignardi in ciabatte e struccata per strada e pensi che tutto sommato è una donna come noi
• gente che si fa selfie per strada come se fosse del tutto normale
• gente che stalkera altra gente mentre mangia via twitter per cercare di salutarsi (vero Chiara?)
• piadina romagnola come se non ci fosse un domani
• Da Dario è il ritrovo di tutti
• Le officine Beccadelli sono un posto fichissimo
• i mariti delle mamme blogger che le accompagnano hanno tutta la mia stima
• i figli delle mamme blogger sanno accenderti lo smartphone e si cercano PeppaPig da soli su YouTube
• tante marchette pochi gadgets
• l’area food era la più figa perché si si poteva stendere sui cuscini per terra in mezzo all’erba mentre gli altri cucinano
• commentare i vincitori dei MIA a cena in tempo reale è come vedere la finale dei mondiali dell’Italia
• scopri che dietro a uno schermo c’è una persona reale, e spesso è pure simpatica
• infine… scopri che ben 5 persone ti incontrano e ti fanno notare che devi cambiare la foto profilo perché dal vivo sei meglio…

E come ha detto la mia amica e compagna di stanza Susana… “non sono nessuno, ma sono una persona!”

Photo by Machedavvero