Domani alle alle 21,00 andrà in onda contemporaneamente su sette reti Mediaset (Canale 5, Italia 1, Rete 4, Mediaset extra, La 5, Iris e Top Crime) il nuovo spot Plasmon, con una grande campagna Mediaset trasmessa nella nuova formula All21 – il break pubblicitario da 60’’. La mia domanda, molto provocatoria, è: ne sentivamo la mancanza? Personalmente anche no. Da quando ho fatto lo svezzamento a mia figlia mi sono informata parecchio sui prodotti per bambini industriali e devo dire che ho rilevato una grande discrepanza tra quello che si dice e scrive sul web (quasi sempre contro) e quello che comunica invece la campagna pubblicitaria tradizionale del brand in questione. Niente di nuovo direte, però sto iniziando a pensare che un marchio come Plasmon, uno dei più storici del settore alimentare della prima infanzia, dovrebbe inziare a incontrare molto di più i suoi consumatori diretti: i bambini e in primis le mamme. Ogni tre per due si sentono storie di cose assurde trovate nei vasetti, di odori strani, di quantità non rispettate, etc… Vogliamo fare più chiarezza face to face, caro brand?
Non c’è dubbio che Plasmon non si dia da fare: il grande ritorno televisivo si inserisce all’interno di un progetto di rilancio a 360° che prevede una campagna stampa e web, una nuova grafica sulle confezioni dei prodotti e attività presso i punti vendita. Roba già vista. Plasmon è nata – con il nome di Sindacato Italiano del Plasmon – per iniziativa del dottor Cesare Scotti, a Milano nel 1902, anno in cui dette inizio all’importazione e commercializzazione del Plasmon puro, utilizzato per produrre i famosi biscotti (oltre che la pastina e il cacao) al Plasmon. Da allora, oltre 70 milioni di bambini sono cresciuti in loro compagnia; è quindi, come tante altre realtà italiane, un marchio con una storia importante alle spalle, fatta di esperienze e studi, prove e rilanci, perché non comunicare questo? Perché non affrontare apertamente le questioni sollevate dal web?
Il nuovo posizionamento di marca è sintetizzato nel claim “Da sempre, il gusto di crescere”. Semplice e diretto esprime con chiarezza tre concetti fondamentali: la lunga tradizione di Plasmon, l’attenzione al gusto dei piccoli e la mission dei suoi prodotti, accompagnare i bambini nella crescita. Anche la musica ha un ruolo centrale: l’intramontabile motivo ‘Io crescerò’ è rielaborato in chiave moderna senza alterarne la tradizionale dolcezza ed efficacia.
Questo è quello che scrivono a proposito del nuovo claim aziendale, che ne pensate? Trovo che sia privo di creatività e di innovazione. Noi mamme sappiamo che far crescere bene i nostri figli ci costa fatica e impegno e cerchiamo i prodotti giusti, non solo li cerchiamo ma ci informiamo con i mezzi a nostra disposizione, e facciamo rete. Soprattutto rete. Ci consigliamo e ci scambiamo opinioni, non basta più leggere l’etichetta, io voglio sapere sa altre mamme cosa ne pensano e come si sono trovate con quel prodotto. Il brand in questa catena dove si inserisce? Per ora all’esterno.
Invece qui sotto potete vedere il video in anteprima del backstage del promo pubblicitario:
Le domande che mi sorgono spontanee sono:
- Quel povero bambino quanto è stato costretto a subire il “ciak si gira?”, non mi pare molto a suo agio…
- L’attrice che fa la mamma ovviamente è perfetta in ogni suo punto con la modalità sorriso sempre su ON
- Quanto se l’è spupottato alla fine? Cara signora, non è un vibratore, è un bambino
- Non siete un po’ stufe di tutti sti bambini perfetti sorridenti e cicciotti nelle pubblicità? Parlo a voi, mamme di bambini che sono diversamente grassi!
- Io quasi quasi avrei tenuto questo come spot… almeno invoglia alla visione 🙂
Attendo vostre impressioni!
xoxo mammariccia
Concorso sull’essere stufa di bimbi e mamme perfetti! Mamme che allattano sorridendo come se la piccola sanguisuga facesse loro il solletico; bimbi che aprono voragini e ingurgitano cibo come fossero aspirapolvere; mamme truccate, pettinate, senza nemmeno l’ombra di un rigurgito addosso o di qualsivoglia macchiolina di cibo (certo, i bimbi hanno aspirato tutto!)…. Ma basta!!!!! Non è reale e io non guardo MAI gli spot pubblicitari! Di nessun genere!!!!
Mia figlia non è così! Io non sono così!!! Ogni pasto una lotta. Il piano di lavoro stracolmo di pentole e piatti con dentro roba varia!!! Io scomposta e sciatta e lei ricoperta di cibo! So che passerà, ma francamente guardare questo genere di spot mi fa venire istinti decisamente poco carini! 🙂