Chi non conosce H. Christian Andersen alzi la mano… Delle sue fiabe ci siamo nutriti tutti quando eravamo piccoli, e intere generazioni sono cresciute con le sue storie bellissime, che hanno ispirato film, cartoni animati e quant’altro. Oggi #avventolibri vuole proporre una storia, scritta nel 1844 e pubblicata nel 1845 nel secondo volume di “Fiabe”, prodotta dalla penna di Andersen L’albero di Natale, un racconto che parla di perenne insoddisfazione e della ricerca della felicità.
È la storia di un piccolo abete che non vedeva l’ora di crescere per diventare grande e bello come gli abeti che lo circondavano. Voleva andare via anche lui, come quegli alberi maestosi che all’avvicinarsi del Natale i boscaioli tagliavano e caricavano sui carri. Sarebbe arrivato anche il suo turno? L’abete era così impaziente che non si godeva i raggi del sole né l’aria fresca.
Una riflessione amara sul gustare le cose che si hanno, anziché ricercare una felicità effimera in un futuro incerto. Direi che è un argomento molto attuale e molto importante su cui soffermarsi, soprattutto con i propri figli. Vivere l’oggi, perché il futuro non ci appartiene e il passato è già trascorso.
LO CONSIGLIO PERCHE’ …aiuta a capire l’importanza di godere delle cose che si hanno
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xoxo mammariccia