Non sono un medico

Quando mia figlia si ammala o le succede qualcosa mi preoccupo tantissimo, come tutte le mamme, e mi sento in colpa per il fatto di non aver capito quel tal sintomo o quel tal segno in tempo. Una mia amica, però, mi ha detto una grande verità (grande in realtà no, ma spesso noi finiamo in certi corridoi mentali di cui non vediamo mai l’uscita, e questa magari è semplicemente dietro di noi): non sono un medico.

Non ci si può aspettare da me, mamma, che sappia tutto di diagnostica e anatomia, facile no? Sì, ma per nulla scontato. Noi mamme siamo bravissime a darci le colpe di tutti i mali del mondo: i figli si comportano male? Colpa nostra. I figli si ammalano? Colpa nostra. I figli sono ingestibili? Colpa nostra. Certo, per tante cose la responsabilità è nostra, sì, e per nostra intendo sempre “mamma e papà” vero, non lo sto a spiegare che i genitori sono due e che entrambi in egual modo sono responsabili dell’educazione e della crescita dei pargoli. Non lo spiego vero?? Ad ogni modo, dicevo, la responsabilità è nostra ma in parte, perchè per certe cose non si può delegare tutto a noi: non sono un medico, non sono una psicologa, non sono un’educatrice. Faccio del mio meglio, ecco.

Se non ho capito in tempo che mia figlia avrebbe avuto bisogno di quella tal medicina, non fa di me una cattiva madre, fa di me una madre non preparata su certe questioni mediche, questo sì. Si parla di cose leggere eh, ovvio che se mia figlia avesse avutodelle macchie enormi blu sulla pancia non avrei esitato a portarla all’ospedale; però le piccole patologie, i piccoli fastidi quotidiani possono essere leggibili in mille modi, soprattutto spesso ci si mettono in mezzo altre questioni psicosomatiche e la difficoltà raddoppia.

Care colleghe mamme, questo volevo dirvi, in totale serenità: sentitevi meno medici e più voi stesse, che alla fine i bambini hanno bisogno di madri, non di specialisti. Che quelli poi li incontrano comunque.