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Quando la mamma va in vacanza (e i figli no)

Written by Lara Rigo

Due genitori, un week-end di ponte e una nonna disponibile. Cosa può voler dire secondo voi? Quando dico che vado via due o tre giorni, che sia per lavoro o per svago o per entrambe le cose (sì sono una donna fortunata), le persone non mi chiedono neppure dove vado ma la prima domanda che sorge loro spontanea è: “E la bimba?”. Questa semplice domanda, a mio parere, nasconde anche una specie di seconda questione che velatamente viene posta dall’interlocutore, una questione che suona pressapoco così: “Te ne vai in giro senza i tuoi figli, come mai?”. Ebbene sì, care mie. Sono una mamma che va in vacanza senza i figli, a volte. E si diverte pure.

Spesso sento mamme lamentarsi che non hanno mai tempo di fare nulla per loro stesse, che non hanno spazi abbastanza ampi per i propri interessi che non siano l’ultima serie di Peppa Pig o i bavaglini sporchi da lavare, queste mamme le sento sempre molto stanche, ma non in senso fisico, bensì in senso psicologico. Come se qualcuno, quando avete partorito, vi abbia detto: “Bene signora, d’ora in poi per i prossimi trent’anni non dovrà più curarsi di sé stessa ma del pargolo per ogni suo bisogno, capriccio, esigenza. Appenda le scarpe col tacco al muro, metta via i rossetti, dia in beneficenza i suoi vestiti da sera e le sue borsette. Si scordi di uscire la sera con le amiche, di fare un aperitivo con le colleghe, di andare via due giorni con suo marito, non sia mai, cara signora. Lei ora è una MADRE, queste cose non le può più fare. Mi raccomando, guai a lei se si prende i suoi spazi, il pargolo potrebbe risentirne!”.

Anche voi lo avete sentito questo “qualcuno”, ogni tanto? Io a volte, lo ammetto. E a volte l’ho ascoltato e ho provato a mettermi da parte, ma non ha funzionato molto. Forse vale per alcune tipologie di persone, non fatico a credere il contrario anzi. Conosco molte mamme felici di dedicarsi anima e core alla vita materna, lo sentono come la propria vocazione e sono felici. Le vedi, hanno gli occhi che sorridono quando un bimbo sorride, hanno quello sguardo pieno d’amore nonostante la fatica quotidiana che spesso si prendono sulle spalle in silenzio. Ma non è una legge universale; conosco anche mamme che fanno le stesse cose, ma sono infelici. Profondamente infelici.

Infine, conosco mamme come me, che non credono che la vocazione di madre sia a senso unico, ma sia multidirezionale, come multitasking è spesso quello che fanno ogni giorno, sia che lavorino o meno. Per essere una brava mamma per mia figlia ho capito che non devo essere come le mamme che ho intorno, ma devo essere come la mamma che sento di essere dentro. Con tutte le fortune e le sfortune del caso.

Tutto questo per dirvi che sono stata due giorni alle Cinque Terre e mi sono divertita da matti. Ecco 🙂


2 Comments

  • sagge parole “essere come la mamma che sento di essere”. purtroppo spesso le critiche vengono proprio dalle altre mamme anche se io sono del parere che è più invidia che altro. io mi trucco, esco (raramente) con le amiche, faccio un lavoro impegnativo che mi porta fuori alla notte e talora anche diversi giorni, ma di andare via da sola o in coppia un week end per svago non me la sento. o forse non ne sento del tutto l’esigenza. non per questo sono una mamma migliore di chi si prende questo spazio. magari un giorno i miei figli mi rinfacceranno di non esserci stata per il bacio della buona notte. anche se avevo un validi motivo. perchè poi a loro i motivi non interessano…

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