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Vuoi fare la blogger? Scrivi, non fare la star: guida per partecipare agli eventi

Written by Lara Rigo

Appuntamento settimanale con “Ti metto in… Rigo”: l’irriverente rubrica senza peli sulla tastiera che svela i trucchi del mestiere di blogger e dà consigli non richiesti. Astenersi persone serie.

Solitamente quando si pensa all’attività del blogger si pensa a una persona con la passione per la scrittura, un comune qualcuno che ha qualcosa da dire e dona gratuitamente il suo pensiero agli altri. Ecco, adesso fate reset e cancellate questa bellissima immagine bucolica perchè la realtà dei fatti è che tante blogger (declino volutamente al femminile) appena iniziano ad avere un certo seguito di lettori smettono improvvisamente di fare quello per cui la gente le legge (cioè scrivere cose belle, SCRIVERE) e iniziano a fare le star e a partecipare a eventi and more. Ma procediamo per gradi.

087-viva il pollo-

Se un evento è fatto bene e con persone interessanti non mi tiro certo indietro!

 

Non ho nulla contro agli eventi organizzati dai brand, anzi, se mi seguite potrete leggere alcuni ai quali sono andata anche di recente (vedi a Firenze qui), ma deve essere chiara una cosa: partecipare a un evento fa parte del “lavoro”, non deve diventare un fattore narcisistico del tipo son-figa-guardatemi-tutti. Ciao amica blogger, sì, proprio tu, la blogger milanese che viene invitata ogni giorno di qua e di là in tutto il capoluogo lombardo: già, perchè se sei di Milano sei sottoposta a una pressione mediatica molto più forte che nelle altre città (lo sappiamo tutte, gli eventi sono al 90% lì) e la tentazione di essere in ogni dove è alta. Ma prima di accettare gli inviti della qualunque specie, ti spiego un paio di cose, ovvero guida semi seria alla partecipazione agli eventi per blogger (di tutta Italia):

  • L’evento non è una collaborazione lavorativa (a meno che non siano richieste attività particolari), ergo non devi farti pagare per andare all’evento: a meno che non ti chiami Chiara Ferragni, quindi lascia perdere, non si va per i soldi si va per altri obiettivi.
  • L’evento non è un’occasione per gallineggiare sui social, è una preziosa risorsa di networking: conosci gente, parla con gli altri partecipanti, lascia biglietti da visita. Solo in questo modo la partecipazione ha davvero un senso: creare una rete di relazioni per futuri progetti o collaborazioni. Se passi tutto il tempo a pubblicare selfie su instagram o aggiornare lo status di facebook, potevi stare anche a casa che risparmiavi tempo e benzina.
  • Non andare ad eventi che non rientrano nel tuo campo d’azione: se io ho un mommy blog e scrivo di pappe e pannolini e mi invitano a una dimostrazione di nuovi tagli per parrucchieri non vedo il motivo per cui dovrei andarci. Certo, la tentazione di pensare “eh ottengo una messa in piega gratis” è forte ma occorre sempre avere bene davanti l’obiettivo: può interessare al mio target? Ha senso perdere mezza giornata per questo? Cosa mi porterà? E, infine, vuoi davvero passare per la scroccona di turno?
  • Non è vero che andare agli eventi non ti costa nulla, costa del tempo, il TUO tempo. Tempo che togli ad altro, quindi bilancia bene le cose: questo “altro” (sostituisci con famiglia, casa, lavoro, sport, cazzeggio) può essere messo da parte per quell’evento? O è meglio investire il tuo tempo in “altro” affinché sia produttivo?

Se posso dare un consiglio spassionato: se siete indecise tra perdere mezza giornata a un evento di cui vi frega poco e scrivere un post bellissimo che potrebbe piacere a tanti lettori, ecco, stay at home. Che il mondo ha bisogno di cose belle, non di star.

Forza, ditemi cosa ne pensate: la blogger deve essere anche più pr o basta la scrittura? Scrivere per apparire o apparire perchè si scrive?


17 Comments

  • Se è vero che il blogging è condivisione, allora un po’ di PR ci vogliono. PR che per me vogliono dire inserirsi in una rete, partecipare agli altri blog e fare attività sui social. Poi, certo, rimane il fatto che per condividere ci vuole qualcosa di interessante da condividere, altrimenti non serve a nulla.

  • Lara, articolo molto centrato in questo periodo…poi l’incipit è da premio.
    Io abito a Milano, ma non mi c…..ga mai nessuno! Com’è?? Eppure potrei essere una brava prezzemolina!
    Scherzo. Hai perfettamente ragione su tutti i punti; il nostro tempo è prezioso, e adesso che sono rientrata pure a lavoro, me ne rendo conto prepotentemente: bisogna selezionare ciò che riteniamo più in linea con il nostro blog, solo così, credo, risulteremo credibili e professionali.

  • A me viene un’orticaria quando vedo blogger che partecipano ad eventi assolutamente non in linea con ciò che scrivono….non è solo colpa di chi va ma anche di chi le invita….

  • secondo me un po’ di PR ci vogliono. ci vogliono nel senso di utilizzarle per inserirsi in una rete/gruppo, partecipare agli altri blog e fare attività sui social. è anche vero che poi agli eventi vedi sempre e solo le stesse persone e tante che magari hanno anche argomenti interessanti non se le “caga” nessuno…. complimenti x i tuoi post cara buona serata

  • Ciao Lara,
    Credo dipenda dai contenuti del tuo blog. Se scrivi di prodotti e servizi per bambini, partecipare agli eventi e fare pr è fondamentale.
    Basta la scrittura se sei molto brava a scrivere – vedi Ti Asmo, Nonsolomamma, ma questi sono blog che ruotano intorno alla scrittura, non ai prodotti

  • scrivere ed essere liberi da sponsor, agenzie, mode del momento, quanti blogger esistono ancora così? onestamente sono anche parecchio stufa di tutti quei blog fuffa che propongono articoli fuffa Seo courtesy tanto per avere traffico, che tristezza, ma la scrittura? le emozioni? un buon italiano che non sia solo incentrato sulle parole chiave? non so..e non parliamo delle blogger di moda, decine e decine che spammano i loro blog urbi et orbi, tutte uguali, i profili instagram tutti identici angosciosi con questo minimalismo tristissimo. Capisco la crisi, inventarsi nuovi lavori ecc ecc però alla fine il pubblico mica è fesso, dai, piuttosto spengo il pc e mi leggo un libro, via

  • Concordo pienamente. Il bello di avere un blog, per quanto mi riguarda, è poter raccontare e confrontarmi con altre persone che magari hanno avuto le mie stesse esperienze. E’ bruttissimo seguire una blogger che inizia in un modo e poi cambia completamente, va ad eventi che proprio non hanno nulla a che fare con quello di cui parla e lascia il suo blog per postare esclusivamente foto delle serate… insomma, o inizi subito in quel modo se no non ha proprio senso!

    http://mammapasciona.blogspot.it/

  • Io ho il problema opposto: faccio blogging per scrivere, scrivere, scrivere. Ma purtroppo una scrittura senza lettori è muta, è un diario come altri cento che ho sugli scaffali. E, quindi, per essere letta, devo impegnare molto tempo ed energie in attività di marketing, per così dire, che vanno dai social, al partecipare ad altri blog, alla ricerca di siti per collaborazione e guest posting. Non mi interessa per niente diventare una star. Mi interessa che quello che dico, invece, rimanga. Con emozione, con un sorriso. Che chi legge pensi che è valsa la pena.

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