Questo è il secondo appuntamento con i miei suggerimenti di blogging. Se l’altra volta vi ho spronato a mostrare chi siete e a mettere in chiaro sul vostro blog i contatti, oggi facciamo un passo indietro e vi parlo dell’importanza del nome del blog. Ora, ovviamente direte: “Io metto il nome che voglio, che cavolo vuoi?” e non avete tutti i torti, ma se volete fare la blogger e far diventare il vostro blog uno strumento di promozione online di quello che fate o di quello che siete (sì, il personal branding, sempre lì siamo) allora tutto parte dall’accurata scelta del nome del blog. Quest’ultimo è il vostro biglietto da visita, la vostra etichetta appiccicata sulle vostre tette al MammaCheBlog, e non va scelto a caso: per essere davvero efficace deve essere identificabile, ricordabile, adattabile, unico.
Negli ultimi anni c’è stata una crescita esponenziale di blog a tema maternità e genitorialità ma questo ha implicato anche una crescita esponenziale di nomi come “mamma-qualcosa”.
Ve li ricordate i puffi? C’era il puffo brontolone, il puffo vanitoso, il puffo forzuto, e così via… Ecco, le mamme blogger sono proprio come loro, infatti abbiamo una nomenclatura pressoché simile: mamma curiosona, mamma due punto zero, mamma farfalla, mamma al cubo, mamma sfigata, mamma bollita, mamma felice, etc… Non contente, abbiamo anche le varianti del tipo: non solo mamma, ricomincio da mamma, mammaholic, due volte mamma, da mamma a mamma, etc… Ognuna con le proprie caratteristiche di stile, linguaggio, tema, che le differenziano dalle altre. Nulla di male, eh, anzi molti dei nomi che ho citato sono blogger che conosco personalmente e che stimo tantissimo, ma proprio perché esistono già mi domando se valga ancora la pena chiamarsi “mamma-qualcosa”. Vi lancio qualche provocazione.
Tu, mamma blogger alle prime armi, hai due possibilità davanti, quando decidi di aprire un blog che parla di maternità e bambini:
- Entrare implicitamente a far parte di puffolandia e quindi optare per un nome “mamma-qualcosa”: è una scelta condivisibile, è una scelta sicura e si ha Google dalla propria parte. Rientra nella semantica del vostro blog e vi aiuta a identificarvi in una ben specifica categoria; questo, però, potrebbe rivelarsi troppo vincolante un domani in cui non vorrete più essere identificate come mamme.
- Scegliere di fare le mucche viola e sì, parlare degli stessi argomenti, ma con un nome più “personale” che vi aiuti a emergere dalla massa. Google non sempre potrebbe apprezzare, ma i lettori sì e quindi rimarrete di più nella loro mente e sarete facilmente ricordabili (ok, è la scelta che ho fatto io ma ammetto che non è stata voluta… è capitata!). In più, se vi stuferete di pappe e pannolini avrete la possibilità di cambiare tema senza cambiare identità.
Ci sono vantaggi e svantaggi per entrambe le opzioni, l’importante è averne coscienza per non pentirsene in futuro. Ecco, quando aprite un blog, dovete pensare a tutte e tre le dimensioni temporali:
- PASSATO: Cosa voglio far sapere di me? Come gestirò le informazioni che, magari involontariamente, darò sulla mia famiglia, il mio lavoro, la mia vita?
- PRESENTE: Di cosa voglio parlare? Con che stile, con che linguaggio? Come voglio organizzare le aree tematiche?
- FUTURO: Cosa farò quando i miei figli saranno più grandi e quindi più consapevoli di quello che scrivo su di loro? E se non saranno d’accordo (prima o poi anche loro cresceranno, accederanno a internet e leggeranno tutto), di cos’altro scriverò?
Vi ho provocato abbastanza? Sono curiosa di sapere la storia del vostro nome, se avete già un blog, o se vi ho aiutato a fare chiarezza nella scelta. Fatemi sapere!
PS: per scrivere questo articolo non sono stati maltrattati i seguenti blog: Mamma Felice, Mamma Orsa Curiosona, Mamma farfalla, Mamma al cubo, Mamma sfigata, Mamma bollita, Ricomincio da mamma, Mammaholic, Due volte mamma, Da mamma a mamma
Mi sa che una cosa, anche se inconsapevolmente, l’ho scelta giusta, anche se ai miei occhi e anche da mi ‘conosce’ rimane un blog mamme sci, anche se mi piacerebbe prendesse un altra strada 😉
Secondo me invece hai scelto bene e lo puoi riadattare a qualsiasi cosa 😉 basta trovare la giusta chiave!
Eccomi qua! Il nome l’ho scelto d’impeto, e rispecchia il mio attuale modo d’essere mamma. Ma se poi i figli diventassero tre?!?!? Addio personal branding!!!
Niente, ti tocca aprire un nuovo blog
MM…mestiere mamma: perchè MM sono le iniziali del mio nome e cognome, ma anche l’abbreviazione di Mestiere Mamma; perchè fare la mamma è un lavoro vero e proprio e io ho deciso di raccontare ciò che fa di me una mamma e ciò che io da mamma faccio. Non so se sia un nome vincente o meno, ma mi rappresenta! 🙂
Direi che la descrizione e la motivazione che hai dato sono impeccabili!
Anche io citata, non posso non dirti perchè ho scelto Puffolandia!
Quando ho aperto il blog ci ho tenuto a sottolineare il mio essere mamma: ero stufa di dovermi giustificare sempre con chi me lo faceva pesare e ho voluto crearmi uno spazio tutto mio dove raccontare dei miei tre uomini, delle mie passioni, di quello che mi passa per la testa. Il mio blog è un diario, non sarà mai una professione, quindi per ora mi va bene così.
Se un domani volessi cambiare rotta sceglierò una bella mucca lilla, che richiama anche il cioccolato e non guasta mai 🙂
Brava! Anche nel tuo caso la scelta che hai fatto è perfettamente coerente con la tua mission
Ecco quella con il nome strano. Sul blog volevo raccontare della mia famiglia, mista e allargata. Poi le vicissitudini da mamma e da mamma-in-cerca-di-lavoro hanno preso il sopravvento, ma in futuro chissà!
Ogni tanto vorrei un nome puffo style, un bel mammacheculo per esempio
No vabbè, con mammacheculo hai vinto
Eccomi, anche io con un nome senza la parola MAMMA. Per scelta, anche se sono mamma anche io. È vero, la blogosfera è ormai piena di mamme+qualcosa, ma alcune hanno avuto successo anche grazie al loro nome. Bisogna pensarci bene prima di sceglierlo ma se poi si dovesse rivelare troppo restrittivo rispetto alla strada che prende in seguito il blog beh…qui scatta una sfida di creatività e intuizione per far sembrare il cambiamento UNA NOVITÀ per i lettori.
Ecco un consiglio da blogger a blogger mi sento di darlo anche io però: se citi dei blog sarebbe carino linkarli.
Da una mamma e una blogger come tante.
Sicuramente il tuo è uno dei più originali che ho sentito in giro! Per la questione link ero indecisa perchè non tutti i citati sono reali per cui non volevo mettere il link su alcuni e su altri no in modo che sembrasse quasi una scelta di preferenze! Peró mi ci hai fatto pensare e ho trovato una soluzione, appena vado al pc la applico
Per il primo post, sono rimasta allibita dallo scoprire che davvero ci sono ancora persone che scrivono on-line e non lasciano nemmeno uno straccio di indizio per farsi contattare!! Per quanto riguarda questo post, invece, trovo giusto quel che dici.. Tanti mamma-qualcosa, ma che dopo qualche tempo impari a cercare e distinguere, ad associare ognuno al suo logo/foto. Io ci ho pensato mesi e mesi se aprire il blog, e poi presa la decisione mi sono trovata lì: e ora che nome scelgo? Ho fatto qualche ricerca sul web di alcuni nomi che mi erano venuti alla mente, e quello che ho scelto non usciva nei risultati. Ho “puntato” sull’unicità ma pur sempre rimanendo bene sul tema. Che poi, notare il grande sforzo intellettivo per partorire il nome momfrancesca ahah! A volte non mi piace, avrei voluto scegliere meglio, ma credo vada bene così. Che mi dici??
Mi fa piacere che ti siano piaciuti entrambi, probabilmente diventerà un appuntamento fisso del venerdì! Per la scelta del nome io credo che sia normale trovarsi indecisi, infatti ho scritto questo post proprio per aiutare le future blogger
Nuvole in scatola.
Nuvole perché rappresentano la fantasia, il pensiero libero.
Scatola perché con una scatola di cartone si possono creare tutti i giochi del mondo.
Anche racchiuderci le nuvole se si vuole.
Poco mummy, molto mio. Il signor Google apprezzerà?
Il signor Google non lo so ma io TANTISSIMO!!! Mi stra-piace
Noi siamo partite dalle nostre tre iniziali, Ketty Vivy Franvesca ed ecco nato il nostro logo KVF – KeVitaFarelamamma
Il nome ci rappresenta tantissimo e saremo mamme per sempre, anche quando non dovremo parlare più di pannolini.
Il blog (e il suo nome) crescerà con noi e i nostri figli;)
Baci
Vivy
Il mio blog si chiama Ninnananna Ninna – O, perché alzi la mano chi non ha mai cantato una ninna nanna?!
Un abbraccio.
Giorgia
ecco… Il mio si chiama “cose da mamme” 😛 ma a mia difesa posso dire che nel 2011 quando l’ho creato non c’erano ancora tutti questi blog “mamma qualcosa” (e poi il mio è più un “qualcosa da mamma” ahaha”)
Il nome del tuo lo trovo a dir poco geniale oltre che spassoso! Mi piace moltissimo anche il nome “la sottile linea rosa”
Dovessi creare un blog oggi seguirei il tuo suggerimento, anche se ammetto che google è molto mio amico e cercando “blog mamme” mi fa uscire in prima pagina mentre con un nome senza mamme non so se avverrebbe lo stesso!
Ciauz!
Io non sono stata a pensarci tanto, anche perché il mio blog non aveva e non ha alcuno scopo commerciale,pubblicitario o simile. È’ un diario e un modo per confrontarmi e instaurare scambi e dialoghi.
Siccome ciò di cui avevo bisogno di parlare, all’inizio e spesso anche ora, era proprio il mio essere mamma e come gestire maternita’, professione e famiglia, e’ uscito Mammavvocato.
Mi sono accorta, con il tempo, che un po’”spaventa” ma sinceramente la cosa non mi importa molto e parlo di ciò che mi pare quando mi pare.
Il nome del tuo blog, ad esempio, e’ originale e mi piace , ma è comunque chiaramente improntato alla maternità e non molto aperto, mi pare, quindi non vedo la differenza rispetto a mamma + qualche cosa.
Però io non sono esperta di marketing e Google !!!
Mamma Rock prima non c’era ma ora c’è! Yeah!
Hai perfettamente ragione quando dici che il nome va scelto con cautela perché ci identificherà anche in futuro ma credo sia proprio per questo che ‘mammaqualcosa’ è una scelta diffusa: qualsiasi cosa ci accada saremo mamme sempre!
Sometimes miracles come in pairs…. Mi sono innamorata di questa frase… Appena scoperto che aspettavamo una doppietta ho iniziato a girare su pinterest cercando qualsiasi cosa con tema “gemelli” e questa frase veniva fuori sempre (speso come decorazione da muro)… Mi è piaciuta rt… Voilá…. Il blog (ancora agli inizi) racconta un po’ di noi e un po’ vuole essere d’aiuto con consigli per le mono e le bi mamme!
[…] 2- Hai deciso il tuo blog parlerà di maternità, è arrivato il momento di guardarsi intorno, di studiare quelli che in gergo vengono chiamati competitors, ovvero tutti quelli che hanno un blog che parla di maternità e di figli, butta l’occhio anche al nome che hanno scelto perché è molto importante, e non a caso ti propongo di leggere questo post di Lara Rigo su come scegliere il nome per il blog […]
ecco io faccio parte del gruppo puffesco!!!
Ma mi sono anche complicata la vita eh!!! Mum cake frelis
mum mi piaceva di più che mom …. cake vabbè si sa faccio torte e cake design e Frelis la cosa più scema del mondo: prime lettere del nome e del cognome FREgosi LISa a mia discolpa posso dire che usavo firmare i miei disegni Frelis già alle medie!!!! 😀
Ah dimenticata di dire perchè complicata la vita… io NON parlo inglese!!!! mitica eh!!!
Io pensavo che frelis fosse una parola inglese :-D!!!!!
ciao!! non ho mai commentato tre volte lo stesso blog nello stesso giorno…mi sa che hai fatto centro!
il nome del mio blog è frutto di mesi e mesi di riflessioni, ne avevo aperto uno l’anno scorso dal nome mamma sagace ma mi sembrava un po’ presuntuoso e poco originale..ho scritto alcuni articoli e poi ho capito che se volevo aprire un blog e portarlo avanti seriamente dovevo investire più tempo per un piano d’azione pre-pubblicazione…quindi ho fatto naming, ricerche approfondite su hosting, domini, wordpress.com/org…Insomma ho fatto una specie di studio preventivo e il nome enigmamma mi è parso proprio il mio
Il mio si chiama casaninnamamma, vi piaceeee ????!!!
Per me l’avventura blog, quella col CircoloVizioso, è iniziata prima di avere figli e – come altre che hanno già scritto – ho sempre pensato al blog come a un diario aperto, non certo ad una fonte di reddito. Almeno fino a oggi. E si è sempre parlato di tutto senza problemi, dalle gite fuoriporta, ai pranzetti stuzzicanti, al fai da te. I pannolini però li ho sempre detestati.
Ora invece arrivo qui proprio alla ricerca di informazioni utili per impostare una vita-da-blogger di tipo redditizio e mi sembra di aver trovato il posto giusto. Il nome c’è, fra poco ci saranno anche i contenuti.
Grazie per i consigli.
Il mio blog si chiama Il mio piccolo grande angolo, rappresenta il mio personale angolo nella frenetica quotidianità, con due gemelli, un lavoro a tempo pieno e un marito marinaio spesso fuori. Ora che vorrei comprare il dominio mi domando se va bene. Che ne pensate? Altreimenti ero indecisa su mammadigemelli o twinsmam
Incinta per caso (o meglio, desiderato ma tra un annetto visto che mi ero appena licenziata per seguire le mie passioni e cambiare direzione lavorativa!) ho chiamato il mio Proprioadesso. Sono riflessioni sulle mie tragicomiche giornate che ho pensato sarebbe stato bello/utile condividere magari con altre neo mamme o future mamme, non necessariamente esperte! Ho svariati appunti ma volevo aspettare il primo trimestre ad aprirlo. Se volessi poi fare un salto, mi farebbe molto piacere! Anche se l’ho aperto giusto ieri! Quindi è ancora work in progress :/