Compleanni e festività

Il mio Natale (im)perfetto: una riflessione

Written by Lara Rigo

E va bene, è quasi Natale. Manca meno di un mese ormai. Io sono ancora in fase Grinch per cui aborro ogni tipo di decorazione, palla, muschio e fiocchetti rossi e dorati. Per me il Natale inizia, dentro, dopo il 13 dicembre, che è Santa Lucia. I miei Natali sono sempre stati scadenzati da questa rigorosa successione di eventi, senza non sarebbe la stessa cosa. E ci tengo.

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Cos’è per me il Natale? Spesso lo si immagina come la festa della famiglia, dove siamo tutti più buoni – aggiungere qui vari topos del caso – ed essendo anche il marketing molto orientato su questo risulta essere abbastanza rassicurante come visione d’insieme. Io credo che sia qualcosa di più, o qualcosa di meno, credo che sia una necessità dell’uomo di ri-scoprirsi appartenente a qualcosa, alla nostra storia, che può farci male o può farci star bene; perché in fondo tutti noi siamo intrinsecamente collegati a ciò che ci ha originato, come le foglie a un albero.

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Forse è per questo che uno dei simboli più forti del Natale è l’albero: se ne sta lì, tutto addobbato a puntino, per ricordarci che siamo ben piantati in un vaso, un terreno, che ci nutre, che ci fa essere ciò che siamo, sta a noi poi decidere quali palline appendere. Ci sono anni più “belli” in cui ci permettiamo di appendere palline e fiocchetti dorati, perché magari stiamo cavalcando la cresta dell’onda o abbiamo realizzato qualche progetto di vita importante; ci sono anni più malinconici, dovuti a qualche perdita o mancanza, e decidiamo di decorarlo con pochi orpelli ma ben selezionati; e ci sono anni in cui bene o male ci va bene tutto, prendiamo random quello che troviamo nello scatolone e vediamo l’effetto che fa.

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Questo è un articolo un po’ diverso dal solito, introspettivo – archiviare in seghe mentali – e non escludo che non ne arrivino altri. Per “arredare” con il mood giusto questo post ho attinto dal catalogo MADE.COM, un’azienda nata nel 2010 a Londra nel quartiere di Notthing Hill, grazie all’incontro di tre appassionati di design: Ning Li, Chloe Macintosh and Julien Callede, i quali hanno deciso di rendere il design democraticamente accessibile a tutti abbattendo i costi intermediari e collegando i designer ed i produttori direttamente al consumatore finale. Se vi piacciono andate a vedere qui >> acquistando almeno tre articoli della selezione natalizia non si pagano le spese di spedizione!

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E per voi, qual è la vostra idea di Natale?


1 Comment

  • io adoro addobbare tutta la casa! esageratamente 😀
    mi piace da morire
    la mia idea del Natale a parte le solite cose, famiglia, amore, unione e bla bla è credere fortemente che quello che sta per arrivare sarà l’anno giusto per sopportare mia mamma, mio papà e miei suoceri, seduti allo stesso tavolo, senza fare il Bastian contrario, senza rompere le scatole come faccio ogni anno, credere che questa sarà la volta buona per stare zitta, serena, davanti al camino, addormentarmi mentre gli altri giocano a burraco e le bambine che giocano da sole senza bisticciare. Amo il Natale ^_^

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