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I “casi da passeggino”: e tu che caso sei?

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Written by Lara Rigo

babyjoggeritIl momento della scelta del passeggino più adatto per il pupo in arrivo è sempre un momento topico nella vita di una neomamma. Si inizia durante la gravidanza a sfogliare cataloghi, chiedere ad amiche, consultare le opinioni in rete, e si trascina il compagno di turno per centri commerciali, negozi specializzati and more. Alla fine si diventa più esperte della commessa di turno, riuscendo ad elencare di quante viti è composto il trio o tutti i comfort del passeggino leggero divisi per modello e marca. Ma poi al momento dell’acquisto si entra nel tunnel della crisi isterica e va a finire che si fa una scelta dettata più dallo sfinimento che dalla razionalità.

Oh a me è capitato così, che vi devo dire. Sicuramente la scelta del passeggino, anche se subito non ve ne renderete conto, è una scelta che influirà sulla vostra vita (e sanità mentale) familiare:

  • se lo prendete troppo pesante (presente!) vi verranno dolori alla schiena e alle braccia che vi faranno tirare giù tutti i santi del paradiso, e nel post-parto non è proprio il massimo;
  • se lo prendete troppo economico dovrete fare l’abbonamento dal rivenditore perché sarete ogni 3×2 da lui a cambiare, aspettare, sostituire, perdere pezzi per strada;
  • se lo prendete troppo grande perché fa figo (presente!) poi dovrete fare i conti con la piccolezza del mondo reale e tirerete giù i santi e i beati sopracitati ogniqualvolta avrete una porta troppo piccola o un ascensore standard in cui passare;
  • se lo prendete fashion style state certi che lo avrà anche la vostra migliore amica, collega, cognata, vicina di casa e al parco penserete di portarvi via il vostro e invece sarà quello di Emma o Sofia;
  • se lo prendete rosa con hello kitty e swarovsky incastonati nel telaio dovrete essere certe di fare solo femmine e il vostro compagno si rifiuterà di guidarlo vita natural durante;
  • se lo prendete troppo leggero alla prima curva, buca, dosso, pozzanghera vedrete il vostro bimbo interpretare i salti in alto olimpionici verso (ovviamente) aree fangose e putride.

babyjoggeritVi riconoscete in uno di questi “casi da passeggino”? Vi lancio una sfida: raccontatemi sul vostro blog il vostro “caso” da passeggino, lasciatemi il link nei commenti qui sotto e ne faremo un ebook da scaricare e diffondere tra le neomamme, in collaborazione con BabyJogger Italia. Che aspettate?

 


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