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Tre parole chiave per gestire i social media grazie a Papa Francesco

papa francesco e i social media
Written by Lara Rigo

Qualche mese fa Papa Francesco ha tenuto un’omelia bellissima alle coppie di fidanzati che hanno chiesto udienza presso di lui. I suoi consigli si fondavano su tre concetti chiave per affrontare la vita matrimoniale quotidiana con successo: PERMESSO, GRAZIE, SCUSA. Ebbene, essendo il suo discorso indirizzato al pacifico e solido rapporto tra due persone, io credo che questi concetti siano anche il fondamento per la vita on line, sui social media in particolare, laddove le persone danno il peggio di sé, spesso e volentieri.

 

papa francesco e i social mediaRielaboro quindi in chiave personale i concetti espressi dal Papa, per sottolineare come i social siano innanzitutto terreno per coltivare rapporti personali sani e duraturi, basta seguire tre semplici regole.

  1. PERMESSO: “La cortesia è una delle caratteristiche di Dio, sorella della carità. Dobbiamo saper entrare con cortesia nella vita degli altri”. Basterebbe già questo per chiudere qui il discorso! Quante volte sui social vi è capitato di essere poco cortesi o essere oggetto di poca carità? Sicuramente è molto difficile applicare questo concetto, soprattutto quando vi scontrate con persone che la pensano esattamente all’opposto di voi, eppure se ci pensate la chiave per aprire la porta e uscire da situazioni di crisi è proprio questa. Saper entrare con cortesia nella vita degli altri: ogni social è una porta verso il mondo di una persona, verso la sua intimità e il suo pensiero. Occorre sempre passare in punta dei piedi senza fare troppo rumore e chiedere, chiedere sempre.
  2. GRATITUDINE: “È un sentimento importante, ‘un fiore che cresce in terra nobile’. E’ necessaria la nobiltà d’animo per nutrire gratitudine. Dobbiamo avere coscienza che l’altra persona è un ‘dono di Dio’. E al dono si dice ‘grazie!'”. Anche sul web parliamo a persone, siano essi follower o semplici utenti, non dobbiamo mai dimenticare che ci rapportiamo con persone, non con cose, non con nickname né tanto meno con Google! Parlare alle persone significa essere grati per tutti i feedback che ci lasciano, siano essi positivi e negativi, perché ci stanno comunque regalando del loro tempo per apportare un valore al nostro lavoro, al nostro profilo o al nostro blog. Ringraziare dovrebbe essere automatico, perché se è vero che sul web molte cose sono gratis per la condivisione di tutti è anche vero che dietro c’è il lavoro di qualcuno che merita di essere perlomeno riconosciuto. Un grazie e un sorriso spesso risolvono contrasti e toni accesi. Sempre.
  3. SCUSA: “Chiediamo scusa, perché tutti commettiamo degli sbagli, tutti, alzi la mano che non li commette mai! Ogni persona fa uno sbaglio almeno una volta al giorno! La Bibbia dice che anche il giusto sbaglia sette volte al giorno. E allora PERDONIAMO, sempre! Per questo, dobbiamo dire sempre SCUSA! Non come Adamo, il quale, quando Dio gli chiese ‘ma tu hai mangiato il frutto?’, rispose ‘è stata quella lì, è colpa sua’. Non dobbiamo fare come Adamo, incolpare gli altri, dobbiamo riconoscere le nostre colpe, dobbiamo chiedere scusa e riconoscere i nostri errori! Mai finire la giornata senza la pace!”. Infine, la parte più difficile: chiedere scusa, ci costa sempre tanto ed è sempre più difficile perché ogni giorno veniamo sopraffatti da deliri di onnipotenza, sul lavoro, sul web, in famiglia, tra amici, per cui ci stiamo costruendo una corazza molto dura. Non serve, l’arma più preziosa che abbiamo è il perdono: chiedere scusa e perdonare chi sbaglia. La tentazione più forte è di dare la colpa agli altri, al tuo interlocutore, è sempre lui che provoca, è sempre lui che inizia, tu ti trovi in un vortice di negatività da cui non riesci a uscire. Ebbene la porta con scritto EXIT è proprio questa: il perdono. Anche sui social, il campo più difficile perché si deve riconoscere pubblicamente la propria debolezza: in realtà si fa il contrario, ammettere i propri errori è sinonimo di presa di coscienza, di apertura al dialogo e al cambiamento. Preferireste parlare con una persona che non si discosta dalle sue posizioni, anche quando errate, o vi trovereste più a vostro agio con qualcuno in grado di ascoltarvi e di accogliere le vostre rimostranze e richieste?

Spero che Papa Francesco non si abbia a male se ho sfruttato la sua omelia, ma sono certa che comprenderebbe la bontà della causa! E voi, come vi comportate sui social? Credete che queste tre parole chiavi siano efficaci e applicabili anche in contesti particolari e labili come il web? Io credo proprio di sì, o per lo meno occorrerebbe iniziare.

 

xoxo mammariccia


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