THINGS I LIVE

Io che non vivo più di un’ora senza te…

Written by Lara Rigo

amytv

 

Io non sono la persona più adatta per parlare di questo argomento. Sì, io, la telefilm-dipendente, quella che sogna di andare a Seattle solo per nella speranza di incontrare Derek Shepherd, quella cresciuta a pane, amore e cartoni giapponesi anni ’80-’90, quella che aveva capito la fine di Lost già dalla prima puntata…  come faccio a dire che la tv non è un’ottima compagnia?!

Allora, occorre mettere dei paletti, anzi, dei lampioni per fare un pò di luce sulla questione. Io sono la prima in casa a sponsorizzare l’accensione della tv, perchè Ridge deve scegliere tra Brooke e Taylor per la milletrecentocinquattottesima volta e questa potrebbe essere quella definitiva e io devo poter dire “c’ero, l’ho vista”. Da piccola ho pianto lacrime su lacrime per essermi fatta sfuggire l’ultima puntata di Candy Candy perché ai miei tempi (un paio di decenni fa eh, no la preistoria) non esisteva lo streaming, le cose accadevano una volta e se la perdevi era andata, non avresti mai saputo. Traumi infantili.
Sarà che sono figlia unica, sarà che a casa mia eravamo in tre e c’erano tre tv, ma per me è un oggetto indispensabile e irrinunciabile. E ora che si sono pure i canali digitali… ciao mondo è stato bello averti visto.

Però ora sono mamma da un anno. E mia figlia inizia ad avere le capacità e le prerogative per interessarsi a quella stupenda scatola luminosa (che poi adesso con le tv ultrapiatte non ha molto senso definirla “scatola”, lavagna semmai…); devo dire che in questo mi somiglia molto poco perchè finora non se la fila per niente e, nonostante sia accesa perennemente, non se ne interessa molto. Io tatticamente evito i canali kids, e soprattutto cerco di stare alla larga dal morbo  Peppa Pig per evitare che mia figlia ne venga contagiata. Ma anche quando capitano i Barbapapà o Pingu lei dà uno sguardo veloce, sorride e ritorna a fare altro (= distruggere la casa).

Ci sarà un giorno, è inevitabile, in cui inizierà a chiedere di guardarla, ne sono certa. E credo che vietarglielo non sia giusto nei suoi confronti: nella nostra famiglia tutti devono avere gli stessi diritti e doveri per cui se noi la guardiamo anche lei ne ha il diritto, ma alle nostre condizioni (definiamola una dittatura molto democratica!!!). Io, da buona nostalgica degli anime jap, mi sono già premunita di DVD con intere serie (da Georgie a Lady Oscar, per passare da Sailor Moon a Occhi di gatto, veri e propri must have della mia infanzia) da farle vedere e rivedere insieme.

Il mio obiettivo è quello di far crescere in lei un gusto personale estetico, se vogliamo, che la porti a scegliere cose “belle” davvero, belle da vedere e belle da capire. Non voglio usare la tv come una tata, ma come un’amica, un’amica con cui ricordare vecchie glorie passate e conoscere cose nuove e interessanti.

Ma so già che tutti i miei bei progetti crolleranno miseramente, ne sono certa. Lei vorrà vedere Peppa Pig e le Winx. L’importante è averci creduto.

 

Con questo post partecipo al BlogTank di DonnaModerma Bambino 


1 Comment

  • finalmente ti ho trovataaaaa!!!!
    eccoti!! 😀
    Derek…..Terence……Abel e Artur…..ahhhh mi vengono i lacrimoniiiii!!
    anche a casa nostra la tv è un membro della famiglia…e ora che il mio piccolo ha quasi 4 anni…stanno iniziando le battaglie…..
    e purtroppo te lo dico…il morbo Peppa o chiunque andrà di moda…contagierà anche voi…soprattutto all’inizio dell’asilo…inevitabile….
    mi piace qui!
    ripasso!!

Rispondi a liberadidire79 X

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